Berlusconi a Porta a Porta
Vi risparmio la recensione dei siparietti fra Vespa e Berlusconi sui capelli del premier. Vi risparmio la quantità di battute del giorno che il premier ci regalerebbe a mo’ d’archivio, le domande fintamente cattive di Feltri, le manovre per recuperare voti col tono dimesso, la controparte rappresentata da un sindacalista della UIL. Vi risparmio persino
Vi risparmio la recensione dei siparietti fra Vespa e Berlusconi sui capelli del premier. Vi risparmio la quantità di battute del giorno che il premier ci regalerebbe a mo’ d’archivio, le domande fintamente cattive di Feltri, le manovre per recuperare voti col tono dimesso, la controparte rappresentata da un sindacalista della UIL. Vi risparmio persino il sorriso con cui il Presidente del Consiglio afferma di non aver sbagliato nulla e i disegnini e i foglietti – come li ha argutamente chiamati Della Valle, prima di essere interrotto – e le accuse di disinformazione, calunnie, menzogne sostenute dal 90% dei media che stanno a sinistra.
Perché l’Italia va bene e la percezione è falsata dai media, dice il premier. Ok. Tutto già sentito.
L’unica cosa interessante della serata è che Berlusconi ha accettato una serie di confronti all’americana con Prodi.
Il che vuol dire, forse, che cominceremo a produrre fiction di qualità come The West Wing.