Berlino, bagno di folla a Roma per la serie Netflix che rilancia il brand “Casa di Carta”
Trasferta romana per Pedro Alonso per presentare la serie in arrivo il 29 dicembre su Netflix
“Un bicchiere di vino con un panino, la Felicità” risuonava la voce di Albano dalla terrazza del Pincio a Roma per l’evento di Berlino, la serie tv prequel di La Casa di Carta con l’amato personaggio interpretato da Pedro Alonso. E pensare che se fosse stato preso a Sanremo, Albano si sarebbe perso questo bagno di folla che ha accompagnato la presentazione della serie dove, dopo Bella Ciao della serie spagnola, sarà proprio Felicità una delle canzoni simbolo. Presentazione in grande stile nella cornice del The Space di piazza Esedra a Roma per la serie tv che punta a rinverdire il fascino di La Casa di Papel, grazie a quel personaggio morto nella serie ma rimasto per sempre nei cuori dei fan.
Berlino, un bagno di folla
Il pubblico italiano ha risposto in massa all’appello della nuova “banda” di Berlino ed è accorso ad abbracciare simbolicamente Pedro Alonso e altri due membri del cast della serie, Tristán Ulloa e Michelle Jenner. Dalle foto davanti al Colosseo all’evento al Pincio con il cast che ha salutato il pubblico accorso e cantato con Albano. Un evento popolare che è proseguito con le sale piene del The Space tra giornalisti, vari influencer e personaggi dello spettacolo che affollano le presentazioni romane, e tanta gente comune che aveva vinto il biglietto. Molti anche ignari di come si sarebbe svolta la serata e di quello che stavano per vedere. Ma a un evento non si rinuncia mai.
L’allestimento è stato meno curato rispetto ad altre occasioni a partire dallo stesso Lupin di un paio di mesi fa. L’open bar e soprattutto la presenza di Pedro Alonso erano decisamente più importanti per la serata. Il cast ha introdotto le proiezioni nelle diverse sale, raccontando della fortuna di questo tour promozionale che si è concluso proprio a Roma con un bagno nella Fontana di Trevi.
Berlino, la prima impressione fa sorprendentemente ben sperare
Lunga vita a Berlino. Il personaggio morto nella primissima stagione della serie, quella che doveva essere una miniserie e passare nell’indifferenza mondiale solo su Antena 3, è finito per essere il salvatore di una serie e di un franchise. Una figura così amata e affascinante grazie all’aria da seduttore spagnolo, sicuro di se e passionale, che è stato in grado di “sconfiggere” la morte. Finendo per tornare tra flashback e ricordi nella serie madre e di guadagnarsi uno spinoff. L’unico probabilmente in grado di reggere da solo una serie.
Certo fin dal primo episodio di Berlino vieni colto da infiniti dubbi temporali, tra pensare a quando è ambientata la prima stagione della Casa di Carta, quando questo spinoff prequel e quando ancora il flashback dell’ultima stagione della Casa di Carta in cui viene introdotto il figlio di Berlino e raccontata la rapina fatta insieme. In quell’occasione si ricorda come Berlino abbia avuto 5 mogli, mentre il prequel inizia con il divorzio dalla terza, giusto per avere qualche idea perché di riferimenti temporali certi non ne vengono fatti.
Anzi ci sono frasi, battute e riferimenti che appaiono più attuali di quanto non dovrebbero. Tutto questo però non serve per una serie tv che sembra avere lo stile delle tipiche serie su rapine (tra la spiegazione del piano e la sua attuazione) e una deriva quasi da commedia romantica, calcando proprio la mano sul protagonista seduttore. Sembra esserci un’idea dietro questa serie e già questo, viste le ultime stagioni di La Casa di Carta, è un punto a suo favore.
Berlino è Pedro Alonso (ma non solo)
Ma di cosa parla Berlino? La serie tv spinoff prequel di La Casa di Carta nasce dalla necessità di Netflix, come un po’ di tutte le piattaforme, di mantenere viva l’attenzione dello spettatore distratto da troppi stimoli, proponendo qualcosa che già conosce e che quindi non ha bisogno di troppe presentazioni. Al centro c’è il personaggio di Pedro Alonso, affascinante seduttore (è bene ripeterlo perché è proprio la chiave di tutta la serie) e abile mente criminale, che in trasferta a Parigi, ha in mente un piano per rubare preziosi gioielli per un valore di 44 milioni. Ad aiutarlo c’è una delle sue tre bande.
Michelle Jenner interpreta Keila, un genio dell’ingegneria elettronica; Tristán Ulloa veste i panni di Damián, un professore filantropo e il consigliere di Berlino; Begoña Vargas è Cameron, una ragazza impulsiva che vive sempre al limite; Julio Peña Fernández dà vita al ruolo di Roi, il fedele seguace di Berlino; e Joel Sánchez interpreta Bruce, l’instancabile uomo d’azione della banda. Ma non solo perché rivedremo anche Itziar Ituño e Najwa Nimri, le poliziotte Raquel Murillo e Alicia Sierra (ovviamente bisogna sempre ricordarsi che questa serie è ambientata anni prima di La Casa di Carta).