Beppe Grillo ritorna in televisione – Ospite a Exit, su La7
Beppe Grillo torna in tv. Non dovrebbe essere un pesce d’aprile, nonostante la data. O almeno, è quello che ci si augura, visto che il tema di questa sera di Exit è di quelli interessanti. Ed è di quelli che Beppe Grillo cavalca da tempo come si cavalcano i migliori stalloni da battaglia, se mi
Beppe Grillo torna in tv. Non dovrebbe essere un pesce d’aprile, nonostante la data. O almeno, è quello che ci si augura, visto che il tema di questa sera di Exit è di quelli interessanti. Ed è di quelli che Beppe Grillo cavalca da tempo come si cavalcano i migliori stalloni da battaglia, se mi passate la licenza.
Ma andiamo con ordine. Beppe Grillo ospite di Ilaria D’Amico a Exit. Non in studio, dove si troveranno, invece Piero Marrazzo – presidente della Regione Lazio e già conduttore di Mi manda RaiTre – e poi sil ottosegretario allo Sviluppo economico Adolfo Urso; Bruno Tabacci, deputato Udc; Sergio Rizzo (uno degli autori de La casta e giornalista del Corriere della Sera e
Che si occuperà della privatizzazione dei servizi pubblici. Ci aveva già pensato, ieri sera, Scorie, a far ritornare in tv un Beppe Grillo a tutto campo, ma si trattava dell’imitazione di Sergio Friscia.
Un bel colpo, per Ilaria D’Amico e il suo staff autoriale (composto, oltreché dalla stessa conduttrice, da Mariano Cirino, Cristina De Ritis e Alessandro Sortino): il collegamento – se non sarà parte dei goliardici scherzi con cui si celebra, generalmente, questa data per ragioni oscure che alcuni farebbero risalire addirittura all’età classica. Del resto, mezzi di comunicazione di vario genere, decisamente autorevoli, hanno, negli anni, cavalcato la tradizione – ha il sapore del piccolo evento televisivo. Forse, del grande evento televisivo, considerata la lontananza del comico dal tubo catodico – fatte salve le registrazioni mandate in onda nel corso di un’ormai celeberrima puntata di Annozero – di Grillo.
Quindi, pronti a ascoltare cosa ha da dire Beppe Grillo in merito all’idea di affidare a privati beni e servizi la cui gestione è tradizionalmente pubblica: dall’acqua ai trasporti urbani alla raccolta della spazzatura, confidando nel fatto che la sintesi necessaria al programma sarà un paletto creativo per il comico per veicolare al meglio e sinteticamente i propri concetti.
E pronti anche – malfidati che non siamo altro – a non stupirci, qualora vedessimo un bel pesce d’aprile.