Beppe Grillo, fango mediatico anche da Sky. Del Debbio è invece un “angelo dell’informazione” (VIDEO)
Ancora polemiche tra i grillini e i giornalisti italiani.
In un post intitolato ‘Il fango mediatico di Sky’ e pubblicato ieri sul blog di Beppe Grillo viene denunciato un nuovo caso di disinformazione la cui vittima è, ancora una volta, il Movimento 5 Stelle.
Il comico genovese ospita un intervento di tale Marco Beato che racconta l’atteggiamento denigratorio del programma pomeridiano condotto da Paola Saluzzi sulla pay tv (casualmente lo stesso che ha sollevato il caso Gambaro) di Murdoch (che Grillo qualche anno fa ribattezzò ‘Merdoch’). La presenza dell’ormai noto Marino Mastrangeli (oggi nel gruppo Misto del Senato) provoca “risate generali e frizzi sul M5S da parte di tutti” con “Polverini, Malaguttiche continuano a offendere in tutti i modi” il Movimento. La conduttrice ride – continua la descrizione dell’attivista a 5 stelle – di fronte alle farneticazioni del senatore tanto caro alla d’Urso.
Il post si chiude così:
Io chiedo UFFICIALMENTE a BEPPE GRILLO e CASALEGGIO, di difendere il MoVimento legalmente da tanto fango! Non possiamo farci denigrare e offendere pubblicamente così! SERVE UNA VERA AZIONE LEGALE A TUTELA DEL M5S!.
Nelle ultime ore in realtà in più occasioni esponenti del M5S hanno rivolto attacchi alla stampa e alla tv italiana (per esempio guardate questo video nel quale la deputata Carla Ruocco sgrida i giornalisti che la fermano per strada, peraltro esponendo argomentazioni condivisibili). Recentemente vi abbiamo raccontato del caso Quinta colonna, con protagonista il senatore Giarrusso. La questione si arricchisce di altri dettagli.
Paolo Del Debbio, arrivato terzo nel concorso lanciato da Grillo sul ‘microfono di legno’, martedì 11 giugno (quindi prima dell’exploit polemico del senatore grillino) ospita in collegamento da Parma Antonella Amore, presentata come una elettrice del M5S delusa. Naturalmente le cose non stanno proprio così, visto che la signora nel maggio del 2012 si era candidata col Pdl. E forse per questo motivo alla domanda di Roberto Poletti sulla mancata concessione di Piazza Garibaldi per il collegamento tv da parte del Comune guidato dal grillino Pizzarotti, risponde così:
Io dico che sono delusa, questa non è l’accoglienza che deve essere riservata ad angeli dell’informazione quali siete, quindi il diritto all’informazione è sacrosanto e va rispettato. E Parma non è questa, non è mai stata questa e speriamo che in futuro non lo sarà più.
Ma non è finita. A far discutere l’universo grillino è anche l’intervista realizzata a Giovanni Floris, che con un certo imbarazzo conferma di guadagnare 500 mila euro all’anno ma anche di far entrare nelle casse di Viale Mazzini 14 milioni di euro di introiti pubblicitari.
La situazione è confusa, o, meglio, è chiaramente complessa. Comprendere dove alberghi la verità è impresa assai ardua. Il vittimismo ossessivo dei grillini presta il fianco alla spudorata campagna di denigrazione messa in atto dal talk show di Rete 4 nei confronti del M5S. E viceversa.
Valutare i casi singoli (è doveroso ribadirlo: davvero clamoroso quello di Quinta Colonna) appare certamente più semplice, ma il risultato è che un giudizio definitivo e completo sulla querelle M5S-giornalisti italiani non può essere maturato. L’unica cosa certa è che nessuna delle due parti intende mollare l’osso.