Home Notizie Beppe Fiorello a TvBlog: “Il cinema non mi considera, dalla tv qualche proposta mi arriva” (VIDEO)

Beppe Fiorello a TvBlog: “Il cinema non mi considera, dalla tv qualche proposta mi arriva” (VIDEO)

L’intervista di TvBlog al protagonista de L’oro di Scampia, film in onda su Rai1 lunedì 10 febbraio

7 Febbraio 2014 18:13

TvBlog ha rivolto alcune domande – in tempi strettissimi, come vedrete – a Beppe Fiorello, protagonista de L’oro di Scampia, il film tv in onda su Rai1 lunedì 10 febbraio alle ore 21.10.
La fiction, presentata oggi in conferenza stampa, che TvBlog ha seguito in liveblogging, racconta la storia vera di Gianni Maddaloni (cioè Enzo Capuano nella finzione), maestro di judo e proprietario della palestra Star Judo Club di Scampia, che attraverso lo sport salva dalla cattiva strada alcuni giovani del posto.

Come vedrete, l’intervista è stata bruscamente interrotta dall’ufficio stampa dell’attore siciliano. Niente di grave, ovviamente. Cose che succedono. Ma anche no.
Peraltro quando abbiamo posto a Fiorello una domanda sul Festival di Sanremo (in considerazione di 1)l’anno scorso ha fatto parte della giuria di qualità del Festival, esprimendo in seguito anche alcune perplessità sull’evento 2)tra poco più di una settimana inizia la nuova edizione 3)va in onda su Rai, la stessa rete che ospita il film) ci è stato detto che non “c’entra niente”, ma la sensazione è che l’esperienza dello scorso anno (quando Fiorello fu ospite della seconda serata anche per promuovere Volare) non sia rimasta un ricordo piacevole.

Prima di questa occasione avevi mai praticato arti marziali?

Avevo fatto del pugilato, ma arte marziale di quel genere no, è stata la prima volta. È stato molto divertente, qualche volte doloroso, qualche botta l’ho presa. È sempre bello fare cose che non si sono mai fatte nella vita.

Continuerai col judo o è finita lì?

No, finirà lì perché non c’è il tempo.

Alla luce del fatto che le tue recenti fiction hanno sempre avuto un successo di pubblico clamoroso…

Faccio gli scongiuri intanto…


Dicevo.. alla luce del tuo successo, ti chiedo: quante proposte di sceneggiature ricevi ogni anno? Sei uno dei pochi attori che può permettersi di scegliere e di rifiutare, immagino…

Non credere sia così.

Te ne arrivano molte meno di quanto si possa immaginare?

Sì. Per esempio dal cinema non me ne arriva una.

C’è una diffidenza nei confronti degli attori che recitano per la tv?

C’è, è chiara, è molto netta. Non è più solo un mio sospetto. Quindi dal cinema non me ne arrivano, dalla televisione qualcuna. Quello che mi vedete fare, spesso, l’ho proposto io, l’ho creato.

Come successo per L’oro di Scampia, di cui sei stato promotore dall’inizio e di cui firmi il soggetto e sceneggiatura…

Sì, mi piaceva l’idea di raccontare un’altra Scampia, meno nota, ma che aveva bisogno di un pizzico di rivalsa. Per dire che a Scampia c’è gente onesta, che ce la vuole fare, che lavora giorno per giorno sul tema dell’onestà.

L’anno scorso hai fatto parte della giuria di Sanremo…

Della giuria? Ah, quella lì fatta al volo…

Hai detto che il meccanismo va un po’ cambiato, introducendo la categoria Contemporanei oltre ai Big e ai Giovani…

Non me lo ricordo. Ma che c’entra Sanremo?