Beppe Convertini a Blogo: “Io a Linea Verde, direttore di Rai1 mi ha premiato, La vita in diretta è stato un successo”
Il conduttore: “A Vita in diretta estate regnava l’armonia, in altri programmi continui litigi, ma la stampa non lo ha scritto”. E replica alle polemiche sollevate dal suo predecessore Federico Quaranta
Domani, domenica 15 settembre, su Rai1 andrà in onda una nuova edizione di Linea Verde. Rivoluzione alla conduzione, con Federico Quaranta e Daniela Ferolla in uscita e Beppe Convertini e Ingrid Muccitelli in entrata. Blogo ha incontrato il conduttore della versione estiva di La vita in diretta alla vigilia del debutto:
Partiamo dal bilancio di La vita in diretta estate. Com’è andata?
È stata una bellissima esperienza, il pubblico ci ha seguito con grande affetto, lo ringrazio di cuore. Tutta squadra è stata straordinaria, grandi professionisti e grandi persone.
La crisi di governo agostana ha complicato i vostri piani? Di sicuro vi ha costretto a cambiare il programma in corsa, lasciando talvolta spazio al Tg1.
È normale ed è giusto che accada in queste situazioni istituzionali così importanti. Siamo molto contenti perché il Tg1 ha così potuto informare gli spettatori e la Rai ha svolto il ruolo di servizio pubblico.
Sin dalla prima puntata sei stato bersaglio di critiche, anche sui social.
Le critiche sono giuste, ognuno ha il suo punto di vista. E anche utili. L’importante è che non trascendano in cose che non hanno a che fare con la professionalità dell’artista in questione. Io accetto tutte le critiche dei giornalisti e anche di chi si professa tale – con internet, ormai, tante persone sono brave a scrivere dietro la tastiera senza mostrare il volto, a dire cose senza averne competenza e magari anche senza aver visto una puntata. Ci sono i critici televisivi che guardano il programma e altri che scrivono solo per una questione di simpatia o antipatia. La maggior parte di questi ha, esagerando, 12 follower. Tutto questo fa sorridere.
Tra le critiche più frequenti nei tuoi confronti c’è stata quella secondo cui sei troppo legato al gobbo…
Noi conduttori ricevevamo il copione anche solo 40 minuti prima della diretta, una diretta di 2 ore, davvero molto poco, considerando che trattavamo casi di cronaca, casi delicati, da affrontare con serietà. In 40 minuti non puoi memorizzare tutto, il copione aiuta ad avere un’idea. Poi è una diretta e le cose cambiano continuamente.
Qual è stata la critica che ti ha aiutato di più?
Quella sulla gestione degli imprevisti, nel caso, per esempio, di collegamenti non pronti. Molto utile.
Si è letto che hai avuto problemi con il capo degli autori Casimiro Lieto…
In realtà erano altri i programmi dove i litigi erano continui e quotidiani. La stampa, purtroppo, racconta solo alcune cose. Si glissa su alcuni programmi che hanno avuto ascolti molto bassi e dove si sono verificati litigi continui. A La vita in diretta estate, invece, regnava l’armonia.
A quali programmi ti riferisci?
(ride e glissa, Ndr).
Passiamo a Linea Verde. Come è nato il tuo coinvolgimento nel programma che condurrai con Ingrid Muccitelli e Peppone?
È nato dal successo di La vita in diretta estate. Un successo. Un programma che la gente ha amato. Le persone hanno una percezione molto positiva dei conduttori e del programma. Evidentemente, il direttore di Rai1 Teresa De Santis ha pensato che quello di Linea Verde potesse essere un ruolo adatto alla mia persona.
Nei giorni scorsi avete registrato le prime puntate.
Sì, sui monti Iblei in Sicilia. È stata un’esperienza molto bella. Raccontiamo usi e costumi locali, le eccellenze dell’agricoltura sicula. Abbiamo girato anche un’altra puntata in Lombardia. Linea Verde valorizza tutta la bellezza paesaggistica, artistica, architettonica, enogastronomica dell’Italia, che è il Paese più bello al mondo. Potrebbe vivere solo di turismo.
Avrai letto le dichiarazioni di Federico Quaranta, tuo predecessore, a TvBlog…
Non ho letto le sue dichiarazioni.
Te le riferisco io, allora.
No, non mi interessa quello che ha detto. Il mio viaggio è il mio viaggio, non sto a guardare ciò che fanno gli altri. Io non invidio gli altri, non li critico, io amo imparare guardando gli altri. E se hanno successo, io sono felice per loro.