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Beppe Caschetto, Ruffini e Saviano a La7 grazie a lui

Luciana Littizzetto, Fabio Fazio, Luca e Paolo sono solo alcuni dei suoi artisti. Scopri i retroscena sull’agente di Saviano

pubblicato 10 Agosto 2011 aggiornato 5 Settembre 2020 04:28

Ci sono svariati personaggi che rappresentano l’intellighenzia illuminata della tv italiana e fanno da spola tra la Rai (RaiTre in primis) e La7. Dietro di loro, un regista occulto che con la sua lucida attività manageriale sta gestendo le più importanti trattative del momento. Trattasi di Beppe Caschetto, su cui Maurizio Caverzan rivela quest’oggi sul Giornale delle indiscrezioni pazzesche: è a lui che si deve il passaggio di Saviano e Ruffini a La7:

“Se Caschetto non è stato il mediatore ufficiale dell’arrivo di Ruffini nel canale più ‘cool’ del momento, di certo ha seguito la trattativa molto da vicino. E’ lui il pontiere tra Viale Mazzini e Giovanni Stella, ad di La7. Con i suoi artisti un po’ di energia elettrica l’ha portata anche Beppe Caschetto. Magari prendendone una parte dalla centralina di RaiTre. Perché, se in un certo senso, si può parlare del canale Telecom come della RaiTre degli anni Dieci – centrata sull’informazione, di tendenza antiberlusconiana, faziosa anzichenò – in parte lo si deve a lui. Ruffini, Saviano, Formigli, il suo zampino c’è sempre”.

Grazie a Caverzan conosciamo meglio il press agente più discreto del piccolo schermo. Ha 54 anni, è sposato e ha una figlia, Federica, che gli fa da assistente. Vive a Bologna, dove ha sede la sua sua Itc 2000. Progressista, ma di formazione cattolica con esperienza da sindacalista, fu Bibi Ballandi a “instillargli l’idea di fare il manager”, ai tempi di Stasera mi butto: Caschetto era assistente dell’assessore al Turismo dell’Emilia Romagna, che finanziava lo show. E Ballandi scoprì in lui una rivelazione:

“Mi accorsi che era intelligente, preparato, appassionato al mondo dello spettacolo. Così gli suggerii di trasformare quella passione in una professione e mi resi disponibile a introdurlo nell’ambiente e a consigliargli di volare bassi per schivare i sassi. Oggi che ha fatto molta strada da solo e senza appoggi politici, ho la conferma di aver visto giusto”.

Aggiunge poi Caverzan sulla personalità del manager:

“Silente, circospetto al limite dell’omertà, Caschetto lavora sotto traccia. Non frequenta, non dichiara, non coltiva hobby patinati, non si fa fotografare, risponde di rado al telefono e con i giornalisti parla ancora meno. ‘Preferisco stare nascosto e essere considerato autorevole. Credo nel teorema Cuccia’, ha concesso a Alessandra Comazzi che è riuscita a intervistato per La Stampa”.

Proprio perché non ama i riflettori si è conquistato la fiducia di star che vogliono fare una televisione trendy: Luciana Littizzetto e Fabio Fazio (il cui sodalizio era previsto già quando Fazio aveva firmato con La7, poi la trattativa si arenò per limiti di budget), Luca e Paolo, Fabio Volo, Alessia Marcuzzi, Corrado Formigli, Victoria Cabello, Maurizio Crozza, Daria Bignardi, Geppi Cucciari, Gene Gnocchi, Ilaria D’Amico, Lilli Gruber, Elisabetta Canalis, Ficarra e Picone e Neri Marcorè.

Caschetto difende strenuamente i suoi artisti durante le trattative, sapendo tutto di loro, storie familiari comprese. In più vuole avere libertà di intervenire su tutto, anche sul look. Ma resta sempre a disposizione di ogni loro domanda, perché “altrimenti non servo”. Per questo, ha prodotto anche film comici di molte star che seguiva già in tv.

Chiosa Caverzan con un’altra chicca: Caschetto starebbe consolando di questi tempi Floris, rimasto orfano su RaiTre del suo caro direttore Ruffini.

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