Benvenuti a tavola 2, il finale delude: sempre meno in cucina, e la storia perde senso
Il finale di Benvenuti a tavola 2 – Nord Vs. Sud cala rispetto al debutto: la trasferta ad Instabul delude, com una sceneggiatura poco convincente, mentre le scene in cucina diminuiscono a favore delle vicende dei protagonisti
“Benvenuti a tavola 2-Nord Vs. Sud” era partito sotto i migliori auspici: il debutto dei nuovi episodi della fiction di Taodue prometteva maggiore ritmo ed un’integrazione del tema culinario all’interno della trama senza dimenticarsi di sviluppare le vicende fuori dalla cucina dei due protagonisti.
Un meccanismo, questo, che è proseguito senza particolari intoppi nel corso della stagione, anche se col tempo gli spazi dedicati alle ricette di Paolo (Giorgio Tirabassi) e Carlo (Fabrizio Bentivoglio) sono diventati sempre meno, per favorire storyline come il tradimento di Elisabetta (Debora Villa), i segreti di Irene (Vanessa Incontrada) ed il rischio che il ristorante di Paolo ed Anna (Lorenza Indovina) fosse venduto all’asta.
Il massimo di questa tendenza arriva nell’ultima puntata, andata in onda questa sera su Canale 5: con il pretesto di portare i protagonisti ad Istanbul per il matrimonio di Alessia (Alessia Mancarella) e Salim (Angel Tom Karumathy), di ricette e consigli per mangiare sano ne vengono dati davvero pochi, snaturando così il senso della serie per favorire il lato comico della storia. Una conclusione che si riprende solo nella parte finale, con il ritorno in Italia e la sfida finale per i due cuochi in diretta televisiva, riprendendo così la critica ai talk show troppo urlati lanciata qualche settimana fa.
L’obiettivo, però, non è riuscito: nonostante il notevole sforzo di Taodue di portare oltre i confini nazionali le riprese della fiction per regalare al pubblico un finale diverso e più movimentato, a tradire è la sceneggiatura, che pecca di banalità e dialoghi poco accattivanti e che non riesce a colmare l’assenza di piatti prelibati e gustosi che erano diventati una caratteristica della serie. La carta della trasferta è stata giocata male: passi la volontà di giocare con lo stereotipo degli italiani all’estero, casinisti ed incapaci di comunicare se non a gesti (vedere utilizzata la lingua inglese come se fosse un linguaggio lontano ed incomprensibile è alquanto deprimente), ma le idee sanno di già visto, per un finale che punta in alto ma non riesce e conquistare.
Un vero peccato, perchè “Benvenuti a tavola-Nord Vs. Sud” si è differenziato rispetto alle altre fiction per gli argomenti e la fusione tra la moda del momento e la volontà di fare ridere raccontando la sfida tra Nord e Sud in una Milano resa più vivibile dalla regia.
L’annuncio di una terza stagione non è stato ancora dato, ma se dovesse esserci “Benvenuti a tavola 3”, la speranza è che si prosegua sulla strada della fiction culinaria dal gusto comedy, senza però dimenticarsi di lavorare altrettanto bene sulla sceneggiatura, ingrediente senza il quale non si va da nessuna parte.