Belve: un format da riportare in seconda serata senza troppe contaminazioni
La recensione della prima puntata del 21 febbraio 2023 di Belve su Rai2 con Francesca Fagnani Ospiti La Russa, Rivelli, Wanda Nara e Anna Oxa
Dopo aver conquistato meritatamente la promozione sul campo ed ottenuto una finestra privilegiata a ‘Sanremo 2023’ (grazie alla presenza di Francesca Fagnani sul palco dell’Ariston accanto ad Amadeus e Gianni Morandi in una delle cinque serate del Festival), ‘Belve’, stasera, è sbarcato in prime time schierando un poker d’assi di tutto rispetto. Le anticipazioni delle interviste (circolate sui social e siti di settore come Tvblog) ad Anna Oxa (la verità sulla recente partecipazione alla kermesse festivaliera e alla smentita lite con Madame nel backstage della manifestazione canora), Ignazio La Russa (la reazione da padre di fronte ad un figlio omosessuale), Wanda Nara (sulla ritrovata armonia con il marito Mauro Icardi) e Naike Rivelli (lo spazzolino elettrico usato come un sex toy) hanno, di sicuro, contribuito ad alimentare la curiosità dei fedelissimi telespettatori ed intercettato l’interesse di nuovi gruppi d’ascolto.
La giornalista si conferma, ancora una volta, un’autentica fuoriclasse. Si documenta, pone domande scomode, va dritta per la propria strada fregandosene delle reazioni altrui. La distanza spaziale con il proprio interlocutore (posto su un poco confortevole sgabello) diventa l’arma vincente. Le permette di toccare argomenti spinosi, riprendere aneddoti del passato, interpretare i desideri del pubblico. Con un occhio attento al popolo dei social che, nelle ultime stagioni, hanno decretato il successo di un ‘gioiellino’ della tv che non snaturato. Fioccano i meme, le frasi cult ed gli spezzoni video che, nel giro di pochi minuti, vengono assorbiti come oracoli di vita. A tessere la tela del racconto, ci pensa, sempre, la Fagnani che, con le sue espressioni facciali e le pause finemente montate, catalizza l’attenzione di tutti. Anche il taccuino con gli appunti sull’intervistato assume una dimensione iconica. E’ il momento in cui l’intervistatrice, preparata ad hoc, può dare sfogo alla propria geniale creatività senza timore, incurante di possibili rifiuti. Anche quando l’ospite di turno (senza fare nomi) si trincera dietro a frasi che terminano con il classico ‘No comment’, nella forma più articolata di ‘Non posso parlare’. La padrona di casa sa ipnotizzare ospiti e spettatori senza troppi fronzoli, con una dialettica alla portata di tutti. Senza di lei, di fatto, il format non potrebbe esistere.
La scelta delle ‘stars’ (quelle che non fanno, a rotazione, il giro dei salotti del weekend) è vincente. Crea aspettativa, interesse. Il telespettatore, fino all’ultimo secondo, non ha percezione di quello che può accadere in studio. E, sicuramente, di non trovarsi di fronte a quesiti precompilati, concordati con manager o uffici stampa.
Tuttavia, lo sbarco in prima serata, mette in evidenza alcune piccole criticità della ‘ristrutturazione’. Gli applausi del pubblico spezzano il ritmo. I silenzi, le pause vengono completamente annullate costringendo la conduttrice ad un’intervista ‘a scatti’. L’estrema lunghezza della nuova collocazione hanno spinto, inoltre, la produzione al raddoppiare anche il numero di interviste (4 rispetto a 2). Come dicono i giovani… un pochino too much!!!
Lo studio, più grande, rompe, fin da subito, l’atmosfera intimista e raccolta di sempre. Un po’ spaesati, si osserva tutto quello che accade, facendo quasi fatica a ritrovare un filo conduttore.
Anche gli intermezzi (tra una chiacchierata e l’altra) della bravissima Cristina Di Tella, la tiktoker in grado di replicare alla perfezione movimenti, smorfie e intonazioni vocali dei personaggi televisivi, risultano scollati, poco aderenti all’idea originale. Un vano (e forse poco riuscito) tentativo di portare un tocco di intrattenimento della generazione Z in un talk puro che non avrebbe bisogno di contaminazioni.
Detto questo, ‘Belve’ dovrebbe ritornare esclusivamente in seconda serata per esprimere a pieno le proprie potenzialità, per ruggire a pieno come merita. Per non perdere freschezza. Per restare al passo coi tempi. Qualcuno dai piani alti della Rai ci faccia un pensierino…