BellaMa’, il varietà del pomeriggio che funziona anche senza le interviste
BellaMa’, da talent della parola a varietà: l’evoluzione del programma di Diaco che porta ascolti al pomeriggio di Rai2
Esiste un confine che separa i programmi tv con interviste e i programmi tv che si trasformano in intervistificio. Nella prima categoria si può includere BellaMa’, la trasmissione di Rai2 condotta da Pierluigi Diaco, che nelle ultime settimane sta vivendo una piccola grande evoluzione. Era iniziato un anno e mezzo fa come talent di parola, ora sta diventando un vero e proprio varietà, capace di attirare anche pubblico giovane. Qualche dato: la puntata di lunedì 11 marzo ha fatto registrare il 6,8% di share di media, superando il 13% tra i maschi 15-24 anni e toccando l’11,5% nel target delle ragazze della stessa età. Numeri superiori a tutti gli altri slot anagrafici, compresi quelli Over, tradizionalmente più in linea con il pomeriggio di Rai2.
L’aspetto interessante è che in questo caso i buoni risultati non sono stati ottenuti attraverso la via comoda dell’intervista all’Al Bano della situazione (un personaggio popolare in grado di attirare, più o meno a prescindere, un pubblico eterogeneo), bensì proponendo una sfida danzereccia tra boomer e Gen Z sui lenti (picco di share del 9,3% alle 16.54). Un pretesto per elogiare il concetto della lentezza, con l’ausilio delle teche Rai, che Diaco dimostra, puntata dopo puntata, di saper valorizzare come pochi.
BellaMa’: memoria e ascolti
Nel corso della stagione, complice il 70esimo compleanno della Rai, BellaMa’ ha omaggiato personaggi e titoli che hanno fatto grande la tv pubblica. Tra questi: Corrado, Mike Bongiorno, Fabrizio Frizzi, Alighiero Noschese, Gigi Sabani, I Fatti Vostri, Unomattina, Rischiatutto, Mixer, La storia siamo noi, La vita in diretta, Al posto tuo, Detto tra noi, Tv Talk, Un posto al sole, Porta a porta. Giovedì scorso (media 5,9%) è stata la volta di Chi l’ha visto con intervento telefonico di Federica Sciarelli, venerdì (media 6,3%) di Luciano Rispoli, con l’iniziativa simbolica di intitolare al presentatore di Parola Mia, scomparso nel 2016, il palco delle esibizioni di BellaMà (in attesa che la Rai, come proposto da Fiorello, faccia altrettanto con la Sala A di via Asiago).
La crescita di ascolti di BellaMa’ (la media stagionale sfiora il 6%, un punto in più rispetto all’anno scorso – dalle 15.27 alle 16 si attesta al 5,2%, dalle 16 alle 17 il dato sale al 7,1%) è aiutata dall’ottimo traino di Ore 14 di Milo Infante e sta coincidendo con il consolidamento delle rubriche e del cast di quello che è a tutti gli effetti un varietà artigianale, quindi sempre in movimento.