Beautiful si rinnova per mantenersi “giovane”
Novità in vista in Beautiful: l’introduzione dell’HD e una stilista per il rinnovamento dei protagonisti. Ma la trama…
Beautiful, 24 anni e sentirli tutti quanti. La longeva soap americana, che da noi non pare risentire della crisi – almeno per quanto riguarda gli ascolti -, ha deciso di svecchiarsi e rinnovarsi, mettendo in atto qualche cambiamento che dovrebbe darle una svolta più fresca e modaiola. Una vera e propria fase di restyling che parte dalla sigla iniziale, rimasta la stessa dal 2004 al febbraio di quest’anno (salvo la sostituzione dei fotogrammi relativi ai personaggi defunti/resuscitati/usciti di scena). In alto potete vedere la nuova, che in Italia arriverà tra qualche mese.
Sarà inoltre ingaggiata una stilista che avrà il compito di dare “nuova vita” ai personaggi: si tratta di Colleen Bell, già moglie dello storico produttore di Beautiful, Bradley Bell. L’obiettivo è di creare delle nuove tendenze e addirittura di lanciare sul mercato una linea griffata Forrester. Chissà per quale motivo non ci abbiano pensato prima, visto che al centro delle vicende della soap opera ci sono proprio degli affermati stilisti.
Novità anche per quanto riguarda la sfera tecnologica: dal 7 settembre, infatti, verrà introdotta negli Stati Uniti l’alta definizione per le puntate di The Bold and The Beautiful. A noi però toccherà aspettare parecchi mesi prima di vedere i volti dei protagonisti con tutti i difetti, le rughette e i ritocchi “alla luce del sole”. Ad essere messa sotto esame sarà soprattutto Hunter Tylo, interprete di Taylor, apparsa giovane come non mai dopo alcune tiratine dal chirurgo plastico. La fine di un sex symbol?
E per quanto riguarda la trama, vi starete chiedendo? In questo caso, chi si aspetta novità rimarrà delusissimo, nonostante gli autori promettano “scintille” anche da questo punto di vista. Ritroveremo così Brooke e Ridge ancora “indaffarati” a prendersi e lasciarsi una volta al mese (almeno) – mettendo di mezzo la solita Taylor – e Stephanie a ficcare il naso nelle questioni dei figli, dei nipoti e dei tanti parenti acquisiti. Si sa che la mentalità degli sceneggiatori è difficile da “rinnovare”…
A voi la primissima sigla di Beautiful, targata 1987.