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Bbc, tagli sui dipendenti a causa del calo del canone incassato (e dello streaming)

La Bbc ha deciso di tagliare mille dipendenti, a causa del calo del canone riscosso, dovuto al fatto che numerosi inglesi seguono più la tv dal computer, utilizzando nuovi servizi di streaming

pubblicato 4 Luglio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 13:05

La Bbc taglia mille posti di lavoro per colpa delle nuove tecnologie. L’emittente inglese, infatti, ha annunciato nei giorni scorsi il licenziamento di mille dipendenti per far fronte ad un piano di tagli dovuto al calo degli incassi provenienti dal pagamento del canone che, secondo alcune stime, nei prossimi due anni subirà una diminuzione di 150 milioni di sterline (oltre 210 milioni di euro).

La causa del mancato pagamento del canone della tv di Stato britannica non sta tanto nell’evasione di chi non vuole pagarlo, quanto nell’arrivo di nuovi modi per poter seguire la televisione. Parliamo di piattaforme di streaming on demand come Netflix, ma anche di iPlayer, servizio della stessa Bbc che permette di seguire i programmi dell’emittente dal computer.

Di conseguenza, molti inglesi (ma anche, scozzesi, irlandesi e gallesi) rinunciano ad avere la televisione in casa e, quindi, non devono più pagare il canone, che ammonta a 145,50 sterline (circa 203 euro). Il direttore della Bbc, Tony Hall, ha annunciato il taglio, che permetterà al network di avere una struttura più semplice che, però, non abbasserà la qualità delle produzioni:

“Una Bbc più semplice è la cosa giusta da fare e ci aiuterà anche ad affrontare le sfide economiche. Abbiamo già tagliato significativamente i costi di gestione, ma in tempi di scelte molto difficili dobbiamo concentrarci su ciò che davvero importa -produrre buoni programmi e contenuti per tutto il nostro pubblico”.

Già in passato in Gran Bretagna si è discusso del canone, criticandone il necessario pagamento in un periodo in cui la gente preferisce seguire i programmi via internet. La Commissione Cultura, Media e Sport della della Camera dei Comuni nei mesi scorsi aveva detto che “il canone sta diventando sempre più difficile da giustificare”. Hall ha sempre difeso il pagamento, sebbene abbia riconosciuto che debba essere aggiornato a seconda dei nuovi modi di seguire un programma televisivo.

L’idea di aumentare il canone non è pensabile, dal momento che nel 2010 il Governo lo ha bloccato, causando il calo di introiti che oggi porta la tv di Stato a dover effettuare questi tagli, nell’attesa di capire come aggiornare il canone ai tempi dello streaming.

[Via DeadlineHollywood]