Baudo, basta con questo strazio!
Trovandomi in un’altra stanza rispetto alla tv e sentendo dei lamenti spacciati per canzone, pensavo di aver sintonizzato la tv (senza rendermene conto) su qualche sagra del tortellino, nel momento in cui il più ubriaco della festa intonava i lisci di Casadei. Una decina di minuti prima, trovandomi sempre nella stanza adiacente alla tv, mi
Trovandomi in un’altra stanza rispetto alla tv e sentendo dei lamenti spacciati per canzone, pensavo di aver sintonizzato la tv (senza rendermene conto) su qualche sagra del tortellino, nel momento in cui il più ubriaco della festa intonava i lisci di Casadei. Una decina di minuti prima, trovandomi sempre nella stanza adiacente alla tv, mi ero convinta che avessero riesumato il Karaoke di Fiorello e che una casalinga di Voghera si stesse cimentando in “Non sono una signora”, grande classico della trasmissione canora.
Invece no. Ho scoperto con mio grande stupore che la tv era su RaiUno e che nello spazio di Pippo Baudo “Ieri, oggi e domani” alcuni giovani del Festival di Sanremo stavano dando prova delle loro capacità canore interpretando del classici della canzone italiana.
Non ho idea di chi abbia interpretato in quel modo la Bertè, ma a cantare “La donna cannone” (quella della sagra del tortellino) era tale Marco Baroni di Sassuolo (tutto torna), un incrocio vocale tra Tiziano Ferro e Pau dei Negrita, con una lagna alla Piero Pelù.
Se queste sono le premesse…