Barbieri+, lo chef si fa OTT
Bruno Barbieri si fa televisione inaugurando una piattaforma pay con contenuti video esclusivi tra ricette e videolezioni.
Parlando di tv e cucina, non poteva non incuriosirmi il lancio di una piattaforma pay di contenuti esclusivi rigorosamente a tema. Non si tratta di una versione streaming di qualche emittente televisiva tradizionale – che so, una ‘Rai Cucina’ – o qualche ‘spin off’ di servizi pay già in attività, ma uno chef decisamente popolare: parliamo di Bruno Barbieri, ormai volto noto al grande pubblico come giudice di MasterChef Italia da (quasi) 11 stagioni e maestro ‘hotelier’ in 4 Hotel. Ebbene, chef Bruno è diventato “Barbieri+”, una piattaforma di contenuti pay che includono videoricette, preparazioni, consigli, vere e proprie lezioni.
“Barbieri+ è la nuova piattaforma online dello Chef Bruno Barbieri, dove troverai contenuti nuovi ogni settimana per coltivare la tua passione culinaria” si legge sulla pagina dedicata alla nuova offerta presente sul blog già esistente dello chef. La piattaforma in abbonamento promette “120 ore di contenuti esclusivi all’anno” con tanto di presentazione dei contenuti a venire, a cadenza variabile.
A occhio è la prima volta che uno chef tv – in generale un personaggio televisivo – si fa piattaforma di se stesso, si fa in pratica un Over-The-Top, di fatto una impresa che vende attraverso la rete servizi e contenuti. Del resto anche il nome scelto, quel BarbieriPlus che in grafica diventa Barbieri+, evoca immediatamente le principali piattaforme pay dei grandi gruppi/network, dal ‘nostro’ Discovery+ a Disney+.
Siamo di fronte all’evoluzione del social media managing, un passo avanti alla promozione web: si testa la realizzazione di un portale di contenuti video modellato su una piattaforma pay per confezionare quella che si configura come una library food. Un ‘Food Network’ individuale, insomma, che capitalizza un seguito costruito principalmente in tv e indubbie doti audiovisive. Già durante il lockdown Barbieri aveva offerto i propri consigli e le proprie preparazioni ai propri followers, muovendosi tra spaghettini casalinghi e ricette semplici per passare il tempo, tra cui persino una ricetta per i pop-corn: erano le settimane in cui la cucina è diventato il rifugio all’angoscia e un po’ tutti i personaggi tv, non solo noti per le loro doti culinarie, si ritrovavano sui social e in cucina per mantenere aperto un canale col pubblico.
Qua siamo a un livello diverso: non è un corso di cucina, non un workshop, non una semplice library, non è una pagina social, ma è un’offerta di contenuti audiovisivi vera e propria, con tanto di generi diversi e una programmazione suddivisa per categorie e teaser su Youtube. Un fenomeno mediale interessante, una ibridazione che ha dei risvolti da osservare. Barbieri ha aperto una strada?