Pomeriggio 5, Barbara d’Urso prende posizione sul caso Luxuria-Sgarbi (video)
La conduttrice dice la sua sugli interventi di Vittorio Feltri e sulle parole di Vittorio Sgarbi ai danni di Vladimir Luxuria a Live.
Nella puntata di Pomeriggio Cinque di oggi, mercoledì 20 novembre 2019, Barbara d’Urso è tornata a parlare di violenza ed omofobia. Ospite nel suo salotto Santo, un ragazzo insultato e picchiato per via del suo orientamento sessuale. Il caso ha offerto l’occasione alla conduttrice di commentare quanto accaduto due giorni fa a Live, durante lo spazio dedicato allo scontro dei due Vittorio, Sgarbi e Feltri, con cinque opinioniste della trasmissione. I due giornalisti, infatti, hanno destato polemica per le loro posizioni controverse su alcuni temi cari alla comunità LGBTQ+ e a chi ne sostiene le cause.
A proposito dei termini con cui appellarsi ad individui omosessuali, Barbara d’Urso ha sottolineato che, “con calma e pacatezza, in una serata un po’ agitata”, ha cercato di far comprendere al direttore editoriale di Libero che gli epiteti che lui utilizza nei suoi articoli non hanno sempre valore neutro, ma possono rappresentare parole dispregiative. Inoltre, la presentatrice ha voluto esprimere solidarietà a Vladimir Luxuria, tra le “sferate” attaccate con veemenza da Vittorio Sgarbi, che ha dimostrato di avere grosse lacune in materia di identità di genere:
Voglio mandare un grandissimo abbraccio pubblico a Vladimir Luxuria. Dopo la diretta, l’altra notte, ci siamo sentiti, ci siamo scritte. Lei mi ha mandato un cuore bellissimo. Vladimir ci è rimasta male per il fiume in piena che era Sgarbi ieri sera. Voi sapete che Sgarbi, del resto, è veramente inarrestabile. Purtroppo, molte volte, nessuno riesce a fermarlo. Vladimir è l’unica che riesce a gestire forse Vittorio Sgarbi, sapeva di confrontarsi con lui. Probabilmente, l’altra sera Vladimir era un pochino più fragile. Mi dispiace che questo sia accaduto in una mia trasmissione. Io amo Vladimir, lei lo sa, ce lo siamo già detti l’altra notte. Con Vladimir ci vediamo molto molto presto.
L’intervento è giunto in concomitanza con le celebrazioni per il Transgender Day of Remembrance, il TDoR, ricorrenza nata nel 1999 per commemorare tutte le vittime di transfobia. Apprezzabilissime, anche se tardive, le dichiarazioni di Barbara d’Urso, che tuttavia non deve sottovalutare le sue doti di conduttrice. Più volte ha dato prova di possedere quella risolutezza, quella “cazzimma”, necessaria per placare le più accese telediscussioni. I decibel della voce di Karina Cascella non superano mica di livello le capre capre capre di Vittorio Sgarbi?