Barbara d’Urso: “Sogno di condurre Sanremo”. E se lo facesse davvero?
Barbara d’Urso sogna di condurre Sanremo. Ecco come sarebbe (secondo noi) il suo Festival della canzone italiana.
Bislacchi di tutta Italia, stiamo uniti. Dobbiamo esserlo perché Barbara d’Urso ha un sogno: il sogno di condurre il Festival di Sanremo un giorno o l’altro. Tal velleità di Carmelita non è mai stata un mistero, visto che Nostra Signora di Cologno è tornata spesso e volentieri sul tema aprendoci il suo cuore di mamma sui propri desideri espansionistici verso il teatro Ariston. Sia come sia, oggi la nostra torna sulla questione in un video pubblicato sul sito di Mediaset in cui la conduttrice è alle prese con le domande dei fan. Al quesito: “C’è qualcosa che in tivvù non hai ancora fatto ma che ti piacerebbe fare?”, Barbarella risponde:
Cosa non ho fatto ancora che mi piacerebbe fare? Eh, non ho fatto Sanremo. Quindi sì, mi piacerebbe fare Sanremo. Però per fare Sanremo bisogna avere tanta esperienza. Io ho fatto solamente trentasei anni di tivvù, sono ancora troppo giovane. Quindi quando avrò quei trenta, trentun anni presenterò Sanremo. Insomma, avoja. Ma lo farò. Tranquilli che lo farò.
Refusi spazio temporali a parte, noi restiamo molto tranquilli e, visto che ci piace sognare, facciamo di più e ci lanciamo in un post fantatelevisivo per ipotizzare come potrebbe essere un Festival della canzone italiana condotto da Barbarella nostra. Bene, cominciamo con qualche info tecnica fondamentale: la regia sarà affidata alla Lady Lory del Santo, che ha raccontato a Carmelita la sua recente passione per la macchina da presa. I valletti di Barbara, invece, verranno scelti a caso tra i toy boy passati, presenti e futuri di Lory perché si sa che in questo ambiente si va avanti a conoscenze, no?
Ma ora passiamo al cast (quattordici cantanti in gara perché tredici porta male) nella categoria big che, come accade quasi ogni anno, verrà ribattezzata con un termine nuovo di zecca:
Quelli famosi famosi che li conoscete tutti:
– Shalpy. L’indimenticato generatore automatico di hit degli anni Ottanta in perenne attesa di rilancio nel mondo delle sette note, si cimenterà nel brano “Non lo faccio più (lo giuro)”, canzone nata per sensibilizzare l’opinione pubblica sui danni causati dalla chirurgia estetica selvaggia che può indurti non solo a mettere una y e un’h a caso nel tuo nome d’arte, ma anche a credere che avere la bocca storta sia il nuovo must have del momento. Una storia autobiografica? No, in risposta al vespaio di polemiche suscitato dal brano, il cantante assicura che il testo parla dell’amico di un suo amico che non conosce neanche tanto bene ma con che gli ha consigliato un ottimo chirurgo.
– Lollipop. Il quartetto di ex fanciulle pop made in Italy tornerà a Sanremo sull’onda del successo del loro tormentone estivo Ciao Reload che le ha riconsacrate come icone della musica leggera-dance-pop-trash-random italiana. Le quattro si presenteranno all’Ariston travestite da ventenni con il brano: “Oh, non si saluta più? (maleducata)”, una ballad melensa sulla fine di un amore a causa di un banale equivoco: “No, non è che ti stavo evitando, è che non riesco ancora a parlare in playback ma i miei discografici ci stanno lavorando”.
– Wilma De Angelis. Il fronte vecchie glorie torna agli antichi splendori dopo il Sanremo di Fazio, accusato di non aver dato il giusto peso agli artisti che hanno fatto la storia della musica italiana. La cantante più apprezzata da tutte le balere d’Italia si presenterà all’Ariston con il brano “Che? Hai detto no?” che rischierà di essere eliminato a tavolino perché un po’ troppo ispirato a Born this way di Lady Gaga. La cantante risponderà alle accuse dicendo “bene o male, purché se ne canti”, mentre Lady Gaga minimizzerà la questione facendo sapere che “il mio debito artistico nei confronti di Wilma De Angelis è pari a quello che Michael Jackson aveva con Albano”.
– Pamela Petrarolo. La showgirl lanciata da Non è la Rai al dimenticatoio tornerà in auge all’Ariston tentando di entrare a far parte delle Lollipop “perché anche le Spice Girls erano cinque” con il brano “Forza Cinque”. Immediatamente accusata di ruffianeria nei confronti della conduttrice, Pamela si giustificherà dicendo: “Oh, devo pur mangiare anche io che la Fattoria l’han chiusa”.
– Platinette. Dopo la partecipazione al reality d’ursiano sui burrosi, una dimagritissima Platinette si mostrerà sul palco dell’Ariston per tornare a vivere la musica da protagonista come aveva tentato di fare qualche tempo fa. Il brano si intitolerà “Vorrei solo un bignè” e il testo riporterà fedelmente un’accesa discussione tra lei e il suo dietologo di fiducia scomparso in circostanze misteriose.
– Maria Nazionale. Un’artista che non ha certo bisogno di presentazioni e un grande ritorno al Festival di Sanremo con la struggente canzone “Penso sempre, oh issa”. Brano autobiografico sulla necessità di ragionare sempre nella vita per non cadere nella trappola di scelte troppo avventate come quella di fare il bagno subito dopo aver mangiato un babà.
– Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo. I vincitori annunciati del Festival si lanceranno nell’interpretazione del brano: “Ogni secondo passa una vita” dedicata al tempo del loro amore destinato all’eternità e di come quello stesso tempo sembri trascorrere molto più velocemente per la Tatangelo che per qualsiasi altro essere umano. La compagna di Gigi si presenterà all’Ariston in minigonna, con il suo amico parrucchiere gay e con un’età apparente di settantaquattro anni. I cori saranno affidati a Loredana Bertè a cui verrà chiesto di limitarsi a respirare nel microfono in apertura e in chiusura del brano.
– Los Locos. L’italianissimo duo che si prefigge di esportare nel nostro Paese e nel mondo la musica latino americana sarà la grande novità di questo Festival targato Barbarella. Il brano “Olè” scalderà la platea dell’Ariston che si vedrà costretta ad indossare un sombrero ogni volta che il gruppo si presenterà sul palco. A sorpresa. Gli ultimi cinque a sfoggiare il vistoso copricapo saranno chiamati ad abbandonare il teatro.
– Marcella Bella. Un altro gradito ritorno sul palco dell’Ariston sarà quello di Marcella Bella, la cantante che fece parlare di sé qualche anno fa per la sua partecipazione a Sanremo con la canzone “Uomo Bastardo”, quest’anno darà una nuova versione dei fatti con la promettente hit: “Uomo pirla”. Questa la spiegazione che l’interprete ha voluto dare del testo: “Mi sbagliavo, non era bastardo. Era proprio pirla”. Nel caso in cui il successo non torni a sorriderle dopo questo ennesimo tentativo, la Bella fa sapere che si trasferirà sulle montagne (naturalmente verdi) con la sua amica Brutta, occupata proprio in questi giorni a dare conforto ai maturandi italiani.
– Fiordaliso La cantante tornerà a Sanremo con il brano Calore che, lungi dall’essere una rivisitazione dell’ormai storica hit di Emma Marrone, tratta lo scottante tema della sua personale battaglia contro i fastidi dovuti alla menopausa.
Ora passiamo alla categoria giovani ribattezzata, per l’occasione bislacca: Quelli che diventeranno famosi, se vi va. Eccovi i nomi:
Quelli che diventeranno famosi, se vi va:
– Il piccolo Lucio A furor di popolo, entra nella lista dei quattro giovani in gara il piccolo Lucio, il ragazzino oversize a cui piace la Nutella tanto da dedicarle una hit su Youtube che gli ha garantito fama imperitura nel salotto tivvù di Barbara D’Urso. Il brano che porterà a Sanremo si chiamerà “Margherita”, testo e musica di Riccardo Cocciante, voce e forchetta del piccolo Lucio. Pare che Cocciante su questa inedita collaborazione abbia detto: “E’ che ogni tanto sento delle voci, ad esempio adesso mi chiamano per pranzo, scusate”.
– Il Fragolone. Ve lo ricordate, il Fragolone? No? Beh, Barbarella pensa bene di riproporvelo in salsa sanremese per motivi ad oggi sconosciuti ma molto simili a quelli che la spingevano ad ospitarlo in studio da lei ogni volta che qualche altro ospite paccava all’ultimo. Il suddetto Fragolone, Marco Marfé all’anagrafe, racconterà il duro periodo di totale anonimato successivo alla fama raggiunta per un annetto buono grazie a Carmelita. Il brano si intitolerà “Frappè”, struggente il verso che apre il ritornello: “Per tutti ero un re, poi dopo mi chiamavano frappè”.
– Maria Russo – Turchi Enzo Paolo Turchi e Carmen Russo devono aver pensato che un paio d’anni siano l’età adatta per il debutto nella discografia mondiale e così sono riusciti ad ottenere che la loro piccola Maria salisse sul palco dell’Ariston per presentare il suo primo singolo: “Cu(o)re di mamma” che racconta tutto l’affetto e la trepidazione con cui i suoi genitori l’hanno voluta e aspettata, riuscendo a farla nascere nonostante non fossero più di primo pelo grazie alla medicina ma soprattutto all’amore. La piccola comparirà per la prima volta in tutù.
– Minnie di Carmen di Pietro. Il pupazzo di Carmen Di Pietro, avendo acquisito l’uso della parola rivelando alla showgirl il tradimento del suo compagno, Minnie si cimenta con le sette note grazie al brano: “Dalle porte non passi più”, velata metafora per trattare dello spinoso tema dell’infedeltà di coppia.
Un cast dolceamaro, non trovate? Inutile dire che proprio la hit della conduttrice più bislacca della tivvù italiana sarà la sigla del Festival da lei diretto e interpretato. Se vi va: