Barbara D’Urso ‘signora della tv’ in Albania: “Ho il dono di far parlare la gente”
La conduttrice di Pomeriggio Cinque racconta a Panorama la consacrazione ricevuta dalla tv albanese
Questa donna non finisce mai di sorprenderci. E’ andata in onda ieri la prima delle tre puntate di Kontratë për Shqipërinë (Contratto per l’Albania), il programma che Barbara D’Urso (coadiuvata dal fido Gianni Tramontano) ha scritto e registrato a Tirana la scorsa settimana, per presentare i candidati alle prossime edizioni.
La conduttrice di Canale5 ha fatto il suo trionfale ingresso negli studi ultramoderni, ispirati all’asciutta geometria della Cnn, della neonata tv Agon Channel. Non a caso, il suo patron è l’italianissimo Francesco Becchetti, a capo della holding di famiglia Becchetti Energy Group, ma con una passione per i media.
La stessa D’Urso è risultata, tuttavia, tra i volti italiani più amati in Albania, dove seguono molto la tv italiana e il nostro Paese in genere. L’anchorwoman Sonila Meco che ha collaborato con lei l’ha definita la regina della tv italiana, mentre il gremito pubblico in studio avrebbe detto al suo arrivo, tra una foto e un saluto, “è la signora della tv”.
Persino l’ospite della prima puntata Bamir Topi, ex presidente della Repubblica, le ha detto di seguirla sempre a Pomeriggio Cinque, facendole sgranare gli occhi. Suo interlocutore è stata Michela Vittoria Brambilla del Pdl.
Gli ospiti delle altre due puntate, in onda il 16 e il 19 giugno alle 21.00, sono Livia Turco (Pd) con la socialista Jodheli, e Stefania Craxi (Ritormisti italiani) con il progressista Meta. Entrambe le puntate sarano visibili in streaming su www.agonchanneltv.com.
Intanto, intervistata da Panorama, la D’Urso ha così commentato quest’incredibile esperienza televisiva:
“L’idea è far conoscere il lato umano dei candidati con notizie sulla loro vita privata, successi e fallimenti, sogni futuri. Ho il dono di far parlare la gente. Alcuni angoli di Tirana mi ricordano Laurenzano, il paese di mio padre, in Lucania, quando ero piccola e giravo per mano con lui… Ma poi mi giro ed ecco un grattacielo tutto specchi. Mi piace questa città, la sua gente. Ci tornerò”.
Poi fa il punto sulle critiche ricevute per le sue interviste politiche in Italia:
“Per l’intervista a Berlusconi sono stata sommersa da critiche, ma non mi preoccupo. Io sono sempre stata o molto amata o molto odiata. E va bene così. Non mi piacciono i consensi tiepidi. Sul caso Mastrangeli? A ognuno le sue scelte. Ma è di un maschilismo feroce l’avermi definito p….”.
Lo stesso Panorama riferisce che a etichettare con quell’epiteto volgare la D’Urso sarebbe stato uno degli uomini di punta della comunicazione grillina, conosciuto dalla conduttrice prima che lui debuttasse in politica. Costui si sarebbe risentito perché la D’Urso non avrebbe voluto invitarlo in trasmissione, oscurandone l’ascesa (ma è sempre Panorama a dirlo, sia chiaro).