Barbara d’Urso: “Nessun rimpianto, neanche Reality Circus e la Stalla. Ora mi copiano i sindaci bislacchi”
Ma sempre a parlare della d’Urso? Capita, specie se Corriere.Tv la intervista come non accadeva da tempo. D’altronde, i colleghi di Canale 5 sembrano tutti averle fatto terra bruciata intorno, forse per invidia. Paolo Bonolis non la invita mai ospite nelle sue trasmissioni, essendo l’artista di punta di Lucio Presta che più ha visto di
Ma sempre a parlare della d’Urso? Capita, specie se Corriere.Tv la intervista come non accadeva da tempo. D’altronde, i colleghi di Canale 5 sembrano tutti averle fatto terra bruciata intorno, forse per invidia. Paolo Bonolis non la invita mai ospite nelle sue trasmissioni, essendo l’artista di punta di Lucio Presta che più ha visto di cattivo occhio l’ascesa Mediaset di Barbara (a discapito della sua Paola Perego).
La Panicucci (anche lei “prestina”) è cara amica di Gerry e Bonolis, che piuttosto preferiscono Mattino Cinque a Pomeriggio e Domenica Cinque, quando si tratta di ragioni promozionali. Rita Dalla Chiesa (anche lei “prestina”) ha dato a Barbara del soldatino di Mediaset in una recente intervista. E la d’Urso è costretta a vivacchiare con ospiti di quarta lega, mentre i veri vip se li accaparra tutti Silvia Toffanin a Verissimo (chissa perché).
Chiusa questa parentesi, la d’Urso si racconta quest’oggi su Corriere Tv nella rubrica Spotlight di Renato Franco. E fa delle rivelazioni piuttosto simpatiche, chiaramente rivolte alla Vita in Diretta sempre più d’ursizzata:
“A quanto pare, c’è qualcuno che ha la fotocopiatrice a casa e si ritrova a fare sulle altre reti le cose che faccio io. Io ho portato i sindaci più bislacchi in tv e ora li vedo anche altrove. Allora ci ripensi e vuol dire che hai avuto un’idea carina. In realtà, non guardo la televisione, perché sto a Cologno dalle 10 del mattino fino alle 9 di sera, tra riunioni e diretta. Quando torno tardi a casa non ce la faccio ad accenderla”.
La d’Urso non rinnega nulla del suo passato tv pre-infotainment:
“Difenderò tutti i miei programmi, anche Reality Circus. Uno che tutti dicevano che faceva schifo, ma io difenderò anche quello, è Uno, due tre… stalla! E’ stata un’esperienza positiva lavorare con la De Filippi, che ne era il capo autore”.
Poi, la conduttrice ammette di non sentirsi amata, forse perché ‘fa cose che vanno bene’. E, quando le viene chiesto di chi sia la colpa della sua overdose televisiva, confessa:
“Dovete ringraziare Silvio Berlusconi. E’ lui che ha fondato questa televisione e ha preso me, Abatantuono e Teocoli ai tempi di Goal”.