Barbara d’Urso: “A Mara Venier volevo bene, ma lei mette like su Instagram ai miei odiatori”
La conduttrice parla della sfida tra la sua Domenica Live e la Domenica In di Mara Venier e spiega le recenti tensioni con la collega
Questione di storie e di like su Instagram. Barbara d’Urso, anni 61, spiega così al settimanale Oggi, i motivi delle recenti tensioni con Mara Venier, anni 68. La conduttrice di Pomeriggio Cinque e Domenica Live argomenta:
A Mara volevo bene e Mara, ne sono certa, voleva bene a me. Ma c’è un aspetto umano che non rientra nella sfida professionale e che per questo fa male: mi hanno mandato delle foto, perché io non seguo i social, in cui Mara postava sulle sue storie di Instagram i commenti dei miei più grandi odiatori, certi leoni da tastiera che scrivono di me cose orribili, che insultano me, i miei fratelli e i miei figli. Ed è ormai noto che lei vada sul mio profilo e metta i like proprio a certi miei odiatori, l’hanno scritto diversi siti. Non capisco questi gesti. Io non ho nulla contro Mara, continuo a volerle bene e la sfida della domenica non è certo una sfida a livello personale. Che il mio competitor sia Pippo Baudo, Cristina Parodi o Mara, io faccio il mio programma e penso al mio pubblico che negli anni continua a restare fedele e a regalarci un grande successo.
Per onor del vero la d’Urso riconosce che la Venier subì “un’ingiustizia terribile” quando non fu confermata al timone di Domenica In. E aggiunge: “Io c’ero allora e lei lo sa“. Quindi, in merito alla sfida di ascolti della domenica:
Io parto da 15 metri dietro di lei. Mara non ha ostacoli, io sì: ogni quarto d’ora vado in pubblicità, lei per un’ora la pubblicità non la dà. Lei va in diretta subito dopo il Tg1, che le lascia una platea enorme di pubblico, io no: ho quei punti di share da risalire uno per uno. E nonostante questo porto la curva di Canale 5 dal 10 al 22 per cento, facendola diventare prima rete. Questa non è una cattiveria, badi bene, è sotto gli occhi di tutti.
Infine, ripercorre l’incidente che le è occorso la scorsa estate durante il training in ospedale per le riprese della serie La dottoressa Giò e che ancora le procura problemi:
Una mattina, mentre ero in reparto, sono stata travolta completamente da un carrello d’acciaio enorme, alto 2 metri… Mi è stato strappato un grosso pezzo di tessuto dermico, e purtroppo malgrado gli antibiotici la zona si è infettata più volte e non si è rimarginata come speravo. Non è solo una questione banalmente estetica, dato che per chi fa il mio lavoro ovviamente un danno permanente non è da poco, ma mi fa malissimo indossare le scarpe col tacco e gli stivaletti, per non parlare dei lacci alla caviglia! Ogni volta che vado in onda devo farmi truccare la cicatrice, che è orribile.