Barbara d’Urso: “Condurrò il Festival di Sanremo, quello di Fazio non era molto popolare”
La conduttrice Mediaset torna a candidarsi per il Festival di Sanremo, non lesinando critiche circostanziate a Fabio Fazio
A giugno scorso aveva confessato che “mi piacerebbe fare Sanremo”, precisando con ironia che “per fare Sanremo bisogna avere tanta esperienza” ed “io ho fatto solamente trentasei anni di tivvù, sono ancora troppo giovane”. La nostra Grazia Sambruna si era divertita immaginando il cast che Barbara d’Urso avrebbe scelto per il Festival della Canzone italiana.
Oggi, al settimanale Chi, la conduttrice di Domenica Live e Pomeriggio Cinque, è tornata a lanciare la sua candidatura sul palco del teatro Ariston:
Certo. Condurrò il Festival di Sanremo. Me lo sento. Quando sarà il momento giusto, lo farò. Adesso sono troppo giovane, però arriverà il momento e l’occasione. Conosco la pancia del pubblico.
Carmelita non ha risparmiato critiche, circostanziate, al Festival targato Fabio Fazio:
Il Festival di Fazio a me è piaciuto, ma mi rendo conto che forse non era molto popolare. La gente vuole Al Bano. Io ho mandato come inviata per Domenica Live Loredana Lecciso, e ci volevano le guardie del corpo per proteggerla dall’affetto della gente.
Nel corso dell’intervista al settimanale diretto da Alfonso Signorini, la d’Urso non ha soltanto risposto alle critiche che Belen Rodriguez ha avanzato in diretta da Massimo Giletti domenica scorsa, ma ha anche confessato di essere tornata single dopo la rottura con l’avvocato Felice Massa, come potete leggere su GossipBlog. Ma Barbarella ha parlato anche del successo di Pomeriggio Cinque, secondo lei poco legato all’exploit di ascolti de Il segreto, e di come riesca a occuparsi della storia d’amore tra Anna Munafò ed Emanuele Trimarchi (nata a Uomini e donne), dopo aver trattato di politica:
Io mi immedesimo nel telespettatore. Entro nella testa di chi mi guarda e mi dico: dopo Cofferati e la politica, il pubblico ora vuole sognare e passo a una storia d’amore; che faceva sognare anche me.