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Barbara De Rossi a Blogo: “Amore Criminale torna a settembre, ora sarò Medea a teatro”

Barbara De Rossi, da domani a teatro con la Medea di Anouilh, fa un bilancio della stagione di Amore Criminale appena conclusa e ci dà appuntamento per la prossima, da settembre su Rai 3.

pubblicato 8 Luglio 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 13:00

Amore Criminale, con la sua ultima stagione inedita e le repliche andate in onda nel sabato notte di Rai 3, si è appena concluso, ma tornerà con i nuovi episodi inediti a settembre. Alla conduzione di questo importante programma di servizio pubblico ci sarà ancora una volta lei, Barbara De Rossi, ormai da tre anni (e sei stagioni) volto della trasmissione. La raggiungo telefonicamente, mentre è impegnatissima nella sua nuova avventura professionale, un intenso ruolo da protagonista a teatro, con la Medea di Jean Anouilh per la regia di Francesco Branchetti. Il debutto è domani, 9 luglio, al Teatro Romano di Ostia Antica, a cui seguiranno alcuni appuntamenti tra luglio e agosto nei teatri grechi e romani, e poi una tournée che proseguirà da metà gennaio in giro per l’Italia per quattro mesi. Nonostante i suoi numerosi impegni, le prove, la preparazione per il debutto, Barbara è sempre disponibile e generosa del suo tempo. Ci racconta con entusiasmo questo suo nuovo impegno professionale e traccia con noi un bilancio di Amore Criminale, la trasmissione a cui è ormai legata da un filo doppio, con un impegno encomiabile che le piacerebbe portare avanti nel tempo.

Iniziamo da Amore Criminale, che si è appena concluso prima con le puntate inedite, poi con le repliche. Te la senti di tracciare con noi un bilancio della stagione che si è appena chiusa?

Il bilancio è assolutamente positivo e il fatto che la trasmissione sia stata riconfermata ne è la prova. Abbiamo ricevuto grandi attestati di stima e siamo tutti soddisfatti del nostro lavoro. Dopo tre anni e sei stagioni di Amore Criminale posso dire di sentirmi parte di una squadra fantastica, capitanata egregiamente da Matilde D’Errico. Amore Criminale fa vero servizio pubblico, così come molte altre trasmissioni di Rai 3, da Chi l’ha visto a Un giorno in pretura, e questo non può che essere motivo di soddisfazione e orgoglio.

A proposito del fatto che la trasmissione è stata riconfermata, il direttore di Rai 3, Vianello, alla presentazione dei palinsesti, ha avuto belle parole per voi: “Amore criminale è diventato uno degli alberi su cui costruire il nostro palinsesto. Ci sarà un ciclo autunnale ed uno primaverile”. Intendi quindi continuare con questa esperienza?

È un lavoro che faccio con grandissimo piacere e ci metto tutto il cuore e la delicatezza che posso. Ho sempre un atteggiamento di grande rispetto per le storie che trattiamo, senza piangerci su. E penso che questo arrivi al pubblico. Credo che l’impegno di Amore Criminale andrà avanti nel tempo e io spero di continuare a farne parte. Il rapporto con Matilde D’Errico e con la rete è talmente gratificante che io spero davvero di poterci essere in futuro. Considera che, anche quando non vado in onda con la trasmissione, continuo ad occuparmi di queste storie anche dietro le quinte, cerco nel mio piccolo di essere d’aiuto in situazioni simili e mi interesso a casi che vengono sottoposti alla mia attenzione.

In questo periodo sei impegnatissima a teatro, e domani ci sarà la prima al Teatro Romano di Ostia Antica. Vestirai i panni di Medea, una donna distrutta dall’amore per Giasone. Possiamo dire che l’esperienza ad Amore Criminale ti ha aiutato a capire e ad entrare meglio nel personaggio?

Medea è una donna dilaniata da questo amore. Questa versione di Anouilh ci regala una storia estremamente moderna, che racconta di come un uomo possa demolire una donna, di come una donna possa amare totalmente, al punto che arriva a fare qualsiasi cosa per Giasone. È una donna che viene lasciata, abbandonata e umiliata. È un personaggio molto forte, che si adatta molto a me, a ciò che sono. Mi sono ritrovata moltissimo in questo testo e in questo personaggio. Certo che si può fare un parallelo con le storie di Amore Criminale, perché ritroviamo gli stessi meccanismi complessi della mente femminile. In questa Medea però ci ho messo anche del mio, qualcosa che deriva dal mio bagaglio di vita.

Torni al teatro dopo tanto tempo, in cui ti sei dedicata al cinema e alla tv. Quali sono le emozioni della vigilia?

Sono davvero felice di essere tornata a teatro. L’avevo messo da parte per crescere mia figlia, Martina, perché le tournée sono massacranti e sentivo di non poter fare bene entrambe le cose. Però è da tempo che volevo tornare e la mia conoscenza con il regista di Medea, Francesco Branchetti, è stata fondamentale. Lui è davvero un grande regista, fa cose molto belle e molto particolari. La nostra Medea fa piangere, anche nella sua fragilità, nella sua tenerezza, nel suo amore totale, puro. La versione di Anouilh è quella più cupa, ma Francesco ha saputo esaltarne anche la dolcezza, la fragilità, la sensualità.

Per te quindi sarà un’estate di duro lavoro, tra il teatro e la televisione?

Sì, e ne sono felicissima. Il 25 agosto torno a Torino per registrare le nuove puntate di Amore Criminale che vedremo da settembre su Rai 3, e prima e dopo sarò invece impegnata sul set del nuovo film di Natale con Massimo Boldi. Sarà un’estate di lavoro intenso, ma va bene così. Anche perché torno al mio lavoro, che è quello dell’attrice. Amore Criminale è un meraviglioso spazio che mi è stato affidato, ma il mio lavoro poi è quello di recitare. E tornare a teatro con questa Medea mi gratifica tantissimo.

Tu, soprattutto con Amore Criminale, hai un affezionato pubblico femminile. E non è una cosa così scontata, visto che spesso tra le donne scattano sentimenti di invidia o di rivalsa. Ti sei mai chiesta come mai piaci così tanto alle donne?

Ho un pubblico femminile molto bello e che mi gratifica tanto. La spiegazione che mi do è che probabilmente mi propongo in un modo che non infastidisce le donne. Credo di non aver mai superato il segno, di non aver mai esagerato, e forse questa onestà è stata apprezzata. Il pubblico femminile è sempre un pubblico estremamente selettivo, le donne scelgono, non sono schiave dell’aspetto, non si lasciano incantare solo dall’aspetto e non ti regalano nulla. Quindi per me è un vero onore essere apprezzata dalle altre donne.

Photo © Corrado Ferrante Ufficio Stampa

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