Bar Stella: uno Stefano De Martino show ancora senza una direzione. Herbert Ballerina si conferma un’ottima spalla
La seconda edizione del late night show di Rai 2 rimane ancora uno scimmiottamento dei varietà di Renzo Arbore, ma qualcosa si muove.
“Non volevo solo il potere di lavorare nei bar. Io volevo avere il potere di farli fallire”. Con questa citazione sul calco de La grande bellezza pronunciata da Herbert Ballerina nei panni del cameriere Luciano si apre la seconda edizione di Bar Stella, il late night show di Stefano De Martino che prende il nome dal bar di suo nonno.
Criticato all’esordio come uno scimmiottamento dei programmi di Renzo Arbore, non è che al comeback si sia davanti a qualcosa di diverso: la sigla di apertura rimane la cosa più bella della trasmissione, per il resto persiste la sensazione di guardare una successione di sketch sfilacciati che non portano Bar Stella da nessuna parte.
Una delle caratteristiche più importanti dei varietà arboriani era la coralità: anche questo show si gioca molto sulla coralità dei personaggi che affollano il bar, dall’Avvocato che esegue i passi di danza dettati all’orecchio da un componente del pigro corpo di ballo (Carlo Amleto, visto di recente a Zelig nel Tg Zero) alla Sapiosessuale che si eccita sentendo parlare il personaggio di Socrate, passando per Luciano / Herbert Ballerina , il più riuscito del cast, ottima spalla del conduttore e ormai sempre più novello Nino Frassica. Soprattutto nel corso del gioco telefonico Ballerina si rivela particolarmente esilarante, anche se ricalcando quasi pedissequamente il maestro siciliano.
Neanche gli ospiti, peraltro di livello, riescono ad aggiungere qualcosa: il fotografo Francesco Vezzoli interviene sul caso delle zuppe buttate sui quadri nei musei (“Dobbiamo proteggere la sovversione”), mentre il cantante Tommaso Paradiso si esibisce in una cover de L’ultima luna di Lucio Dalla.
Ed è proprio il personaggio della Luna, un’elegante ragazza sospesa su una mezzaluna, ad annunciare il medley di Stefano De Martino, che nel canto non se la cava nemmeno male.
In chiusura Stefano De Martino ha dedicato un pensiero a Ischia, colpita dalla tragedia della frana domenica scorsa.