Ballarò, il talk show di approfondimento politico di Rai 3 condotto da Massimo Giannini, anche nella puntata di questa sera ha seguito un trend cominciato nelle settimane precedenti, ossia quello di invitare un popolare personaggio televisivo chiamato a dare opinioni sui fatti della politica insieme a giornalisti, esperti e politici di professione.
Così abbiamo visto importanti conduttori televisivi alternarsi, puntata dopo puntata, nell’inedita veste di commentatori politici: Massimo Giletti (che comunque nella sua L’Arena si occupa di politica), Paolo Bonolis e uno dei volti storici dell’azienda di viale Mazzini, ma da tempo lontano dal piccolo schermo: Pippo Baudo.
Si tratta della seconda volta a Ballarò del conduttore catanese di tanti Festival di Sanremo e, senza alcun timore reverenziale, si è lanciato nel dibattito politico che stasera toccava soprattutto i temi della corruzione legati alle ultime inchieste riguandanti gli appalti.
Ma stasera abbiamo anche assistito quasi ad uno “scambio di ruolo” con il politico più discusso del momento, Matteo Salvini. Infatti se da un lato il leader della Lega Nord è praticamente quasi sempre in Tv, richiestissimo da tutti i talk, e cerca di imporsi anche a livello di comunicazione con i social network, come farebbe un vero e proprio personaggio televisivo, dall’altra il Pippo nazionale stasera gli ha tenuto decisamente testa nel merito dei discorsi politici.
Ad aprire le danze Pippo che ha tracciato un quadro della politica e dell’avanzata del leghista nella sua amata Sicilia:
Salvini parla bene, è un retore. Ma non mi convince. Lui è stato in Sicilia, a Mineo dove ci sono i centri di accoglienza e ha organizzato una Lega del Sud quando la sua Lega nasceva come antiterrona. Improvvisamente ha sposato la causa sudista. L’ha fatto per allargare il bacino di voti. Poi Salvini immagina un Paese bloccato nelle frontiere che non è più pensabile. Comunque noi siciliani siamo abituati ad essere invasi. Prima è arrivato a nuoto Grillo e non è cambiato nulla. Ora è arrivato stesso Salvini. La Sicilia è usata da tutti, da fuori.
La replica di Matteo Salvini:
Il Veneto è la Regione che integra meglio. Io sono contro l’immigrazione incontrollata. In Sicilia ci vengo perché mi chiamano. Se i pescatori, agricoltori, studenti disoccupati mi chiamano, io vado da Nord a Sud per cercare di risolvere i problemi. Se fossi siciliano mi vergognerei di Crocetta incapace di gestire la sanità.
Ma subito Baudo controreplica:
Salvini, io non ho difeso Crocetta o le amministrazioni locali. Lei è venuto per un bacino di voti e ha creato immediatamente il partito.
Il leader della Lega ha poi “sfidato” l’interlocutore a scendere in prima persona in politica per provare a risolvere i problemi della Sicilia. A questo punto, in tutta schiettezza, il popolare conduttore Rai gli ha eccepito:
Me l’hanno chiesto due volte, sia Prodi che Bersani. Ma io faccio un altro mestiere, è lei che fa il politico. Io faccio altro, sono un cittadino e voglio continuare a commentare quello che fa Salvini.
Quando uno il mestiere televisivo ce l’ha nel DNA, ed è certamente il caso di Pippo Baudo, riesce ad essere a suo agio anche nelle difficilissime arene dei talk show politici e ad uscirne bene pur senza essere dei gestori della cosa pubblica titolati.