Home Ballarò Ballarò, Massimo Giannini conduttore. Vianello: “Contentissimo, anche Floris era risorsa esterna alla Rai”

Ballarò, Massimo Giannini conduttore. Vianello: “Contentissimo, anche Floris era risorsa esterna alla Rai”

Nessuna notizia ufficiale sul contratto biennale, ma Giannini dovrebbe guadagnare 400-450 mila euro lordi all’anno.

pubblicato 6 Agosto 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 01:47

Il direttore di Rai3, Andrea Vianello, in un’intervista concessa a Il Corriere della Sera, conferma l’indiscrezione di TvBlog: a condurre Ballarò, dal prossimo 16 settembre, sarà Massimo Giannini, vicedirettore de La Repubblica (incarico, questo, che il giornalista dovrebbe lasciare, dimettendosi):

Sono contentissimo per questa scelta. La Rai acquista una professionalità esterna di grande spessore e competenza. Un ottimo modo per affidare in mani sicure una trasmissione-marchio di Rai 3.

A proposito delle polemiche sollevate dall’Usigrai, il sindacato dei giornalisti della Rai, per aver ingaggiato un esterno invece che una risorsa interna, Vianello, che ribadisce che con Giovanni Floris “c’era piena sintonia dal punto di vista editoriale” e che “l’annuncio del suo addio è stato inaspettato e imprevisto”, spiega:

Credo che il servizio pubblico debba sia mettere in luce le risorse aziendali che diventare il riferimento delle migliori potenzialità professionali esterne. È successo con Gad Lerner e Michele Santoro. Comunque tecnicamente va via un esterno Rai, Floris, e arriva un altro esterno. (‘Giova’, infatti, nel 2008 si era dimesso da dipendente Rai e aveva firmato un contratto, più ricco del precedente, come autonomo, Ndr)

Vianello non fornisce dettagli sull’aspetto economico dell’accordo con Giannini (“Non un parola, c’è una doverosa riservatezza aziendale”), ma il quotidiano Libero stamane scrive di 400-450.000 euro lordi annui. La Repubblica aggiunge che il contratto sarà biennale e che Giannini sarà anche autore del nuovo Ballarò.

Viene naturale chiedersi quanto il programma cambierà con la nuova guida. Meno parole, meno opinionismo e più fatti, si legge su La Repubblica, che sostiene che Giannini “tenderà l’orecchio ai social network”.

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