Ballarò, Freccero: “Chiamerei subito Virginia Raffaele ma in Rai non si può, è di Caschetto”. Montanini fisso?
Ormai opinionista fisso di Tv Talk, Carlo Freccero inaugura la stagione del programma di Bernardini ricordando a tutti che lui non le manda a dire.
“Penso che Giannini abbia difficoltà a trovare comici adeguati per la satira a Ballarò, o perché ce li hanno già gli altri o perché sono impossibili sulla Rai, visto che sono di Caschetto”.
Lapidario, come suo solito, il commento di Carlo Freccero sulla presenza della satira nella nuova edizione di Ballarò, oggetto del dibattito che ha riguardato lo stato di salute del tlk politico nella prima puntata di Tv Talk, di cui ormai Freccero è opinionista fisso.
Per Freccero il migliore sulla piazza resta Crozza, l’unico peraltro – a detta della ‘signora degli ascolti’ Silvia Motta – ad avere un effetto ‘diretto’ sull’Auditel. Rimasto orfano del comico genovese, rimasto fedele a Floris, Ballarò cerca una sua ‘identità’ satirica. Dopo l’esordio del tutto eccezionale con Benigni, è toccato a Paolo Rossi, quindi nella terza puntata a Giorgio Montanini, che ha praticamente ‘sverginato’ il talk politico con una performance live in studio fedele alla sua ‘scuola’ e non ai ‘dogmi del talk’.
Freccero, però, non ha dubbi:
“Io chiamerei subito Virginia Raffaele per farla giocare con questa politica che è sempre più intrattenimento. Ma non si può. E’ di Caschetto”.
Per la Raffaele sarebbe un ritorno dopo le partecipazioni eccezionali in veste di Boldrini e di Francesca Pascale (anche se noi la rivediamo ospite di Servizio Pubblico nel video di apertura). Freccero, però, mette così il dito nell’eterna sfida tra i due principali agenti dello spettacolo in Italia, Lucio Presta e Beppe Caschetto, e sui rapporti con i vari poli tv. Proprio della paradossale situazione della Raffaele ha scritto qualche giorno fa il nostro Lord Lucas, mettendo in evidenza come le ‘incomprensioni’ tra Caschetto e Rai 3 e le mutate condizioni a Mediaset la stiano praticamente costringendo alla panchina.
Perché non puntare allora su Montanini, bella sorpresa per un talk che ha così sperimentato un intervento in studio, con un linguaggio diverso dalla solita ‘finestra’ satirica. Ma Giannini sembra non rendersi conto fino in fondo del patrimonio che ha per le mani e sul quale potrebbe puntare per differenziarsi davvero dalla concorrenza (sempre che la ‘differenziazione’ sia l’obiettivo di questa prima stagione di Ballarò post-Floris). Interrogato sulla possibile permanenza di Montanini in futuro a Ballarò, così Giannini ha risposto a Tv Talk:
“Siamo stati molto confortati dalla prova di Montantini: è vero che non ha una grande esperienza in un programma di prima serata come Ballarò, ma lui è un grande stand-up comedian, che fa e sa fare la diretta. A un suo ritorno ci si pensare. Non ci spaventa l’idea di non avere il grande comico ogni settimana…”.
Una risposta che, fossi in Montanini, non prenderei così bene. In fondo non è proprio un emergente alle prime armi. Intanto sarà a Ballarò anche martedì prossimo. Alè.