Ballando, imitando, cantando, factor, tu vales (2)
I nomi degli show che vanno li conosciamo. Riepiloghiamo: Ballando sotto le stelle, Tale e quale show, X Factor, Tu sì che vales e simili. Successi, con ascolti che consolano le televisioni, ascolti da un pubblico cha gira sconsolato col telecomando e premia le cose che gli risultano gradite, forse perchè scontate, competitive, felicemente finte. Si tratta di una scelta che premia il costume nazionale. Ovvero, rifare e ri-creare più che creare. Dietro i titoli qui sopra c’è una vecchia abitudine anche del nostro cinema popolare: quella di mettere in parodia i modelli di Hollywood o comunque del cinema di grande successo. Noi italiani siamo diventati specialisti nel prendere e riproporre negli anni Cinquanta e Sassanta. Quando abbiamo preso in giro i film di fantascienza Usa, quando abbiamo fatto James Tont satira di James Bond, quando abbiamo preso Marlon Brando e il suo ultimo tango a Zagarolo e lo abbiamo trasformato nel tango a Zagarolo con Franco Franchi. Nel teatro abbiamo