Ballando con le stelle, il calcio, Giancarlo De Andreis ed un’altra visione della vita
Il calcio, la passione, la follia, tutto in un libro dall’autore di Ballando con le stelle Giancarlo De Andreis
Forse il motivo per cui a Ballando con le stelle ci siano stati, nelle varie edizioni, tutta una serie di calciatori, non è da ricercarsi solamente nell’appeal televisivo che generano questi tipi di personaggi, ma ci potrebbe essere dell’altro. Se cioè Maradona nella seconda edizione, Bettarini nella quinta, Panucci e Rossi nella settima , fino a Del vecchio e Vieri nell’ottava, hanno calcato le tavole del palcoscenico dell’auditorium del foro italico, c’è un motivo extra televisivo e questo motivo forse noi, l’abbiamo trovato.
Autore storico di questo programma, insieme a Milly Carlucci, è Giancarlo De Andreis, che proprio in questo periodo ha dato alle stampe il suo primo libro: 4 – 3 – 3 : Un’altra visione della vita. Si tratta di una dichiarazione d’amore per il calcio, un certo tipo di calcio. Quello cioè fatto di amicizia, passione e cuore. Una specie di malattia, o di follia comune, che ti fa allacciare rapporti di amicizia davvero speciali, che rimangono solidi nel tempo. Il libro ha come protagonista Zdenek Zeman, l’ex allenatore della Roma e prende proprio il via con il ritorno, paventato e poi effettivamente avvenuto, del tecnico boemo sulla panchina della squadra giallorossa. Un libro che sta dando grandi soddisfazioni al suo autore, sia in termini di vendite che di riscontro popolare.
Ma cos’è la follia di chi ama questo sport e di cui parliamo? De Andreis ce lo dice direttamente nella prima pagina di questo suo libro :
“Non mi sono ancora presentato mi chiamo Giancarlo e sono un pezzo di merda. Si, lo sono perché anche di fronte alla più grande delle nefandezze e alle tragedie che accadono nel mondo e che ci arrivano dritte dentro casa dai telegiornali, dopo qualche minuto riesco a superare lo choc, la rabbia o il dolore, ma di fronte a una sconfitta della Roma ci sto male una settimana e forse anche un mese”
Se poi alla propria squadra del cuore viene ad allenare uno come Zeman, che l’autore adora, allora succede l’inferno:
“Un tumulto di emozioni che nemmeno a 13 anni per la prima cotta, quando pensavi di morire perché quella della terza A, forse ti aveva guardato”
Il tumulto di tutte queste emozioni è raccontato, con dovizia di particolari in questo libro, sincero e vero, senza peli sulla lingua e con tanto cuore e tanta anima. Un libro che può essere utile a chi non comprende tutta la gamma di sentimenti che provoca il calcio nel nostro paese. Una specie di “traduttore” rispetto a quelle pazzie che spesso si leggono sul volto dei propri mariti, fratelli, amici e parenti, in quelle domeniche ed ormai non più solo domeniche, fatte di pallone. Il tutto impastato nelle “cose” della vita di tutti i giorni, raccontate con una leggerezza ed una autenticità fatta di chi sa che la sua passione, è la passione di una persona che non ha peli sulla lingua e scrive le pagine della sua vita lontano dalla retorica e dall’ipocrisia . Forse il calcio così, diventa la metafora con cui si può raccontare la vita di tutti i giorni? Chissà chi lo sa, direbbe Febo Conti. In questo libro, lavoro e vita privata, mischiati alla passione per il calcio, fanno a gara in un gioco di specchi, per niente appannati.
Quest’anno si parla ancora di calciatori nel cast di Ballando con le stelle 9, i nomi che circolano sono per ora quelli di Oddo e Corradi, ma niente è ancora certo, per adesso lavori in corso e basta. La sfida con l’altra “squadra” è di quelle dure ed impossibili, Italia’s got talent è una macchina fortissima e difficile da superare, ma forse, da qualche parte, un uomo circondato da una nuvola di fumo direbbe all’autore del libro: Daje!, “Anche perché nessuna sconfitta rende ingiusta una causa.” Come chiosa lo stesso autore nell’ultima pagina del suo libro.