Ballando con le stelle 2014, Milly Carlucci a Blogo: “Tù sì que vales favorito. Obiettivo di Leone è 22% di share? Altissimo” (VIDEO)
A Tù sì que vales non hanno i nostri problemi. Totti non possiamo permettercelo
Prima dell’inizio della conferenza stampa di presentazione della decima edizione di Ballando con le stelle, Blogo ha raccolto alcune dichiarazioni di Milly Carlucci. Che abbiamo interpellato anche in merito alla sfida con Tù sì que vales, in onda su Canale 5 a partire proprio da sabato 4 ottobre. In apertura di post trovate la video intervista integrale, di seguito invece potete leggerne la trascrizione.
La Rai ha fatto di tutto per l’edizione numero 10 di Ballando oppure anche a livello di budget economico ti aspettavi qualcosa di più?
La Rai fa sempre tutto il possibile per i suoi programmi. La Rai non è un’entità astratta, sono Claudio Fasulo, il direttore Leone, sono persone che lavorano per dare al massimo tutto quello che possono. Siamo in un anno di grandi tagli economici e nei confronti della Rai, purtroppo, c’è un’attenzione che diventa controproducente. Se noi chiamassimo George Clooney a fare Ballando con le stelle: ti chiede una certa cifra, ti cambia le sorti di una trasmissione. Se accadesse, l’idea di quanto Clooney, con questo investimento, ti porta in termini economici sarebbe soffocata dall’idea che la Rai ha speso tanti soldi per Clooney. Questa è una contraddizione tutta italiana che dobbiamo risolvere. Siamo una televisione di Stato, ma anche un’industria nella quale determinate spese si chiamano investimenti. È come chi produce macchine: è bene avere l’utilitaria, ma bisogna anche investire nella Ferrari.
Il direttore di Rai1 Giancarlo Leone, intervistato da Blogo, ha dichiarato che l’obiettivo di Ballando è confermare la media del 22% di share…
Altissimo. Altissimo.
Ed ha detto che la De Filippi su Canale 5 parte favorita…
Certo. Perché Got Talent è un programma di grandissimo successo.
Non è più Got Talent…
È Got Talent rivisitato. La televisione privata non ha il nostro problema di investimento. Hanno annunciato Totti: sicuramente darà tutto in beneficenza, ma le aziende che lo assumono come testimonial pagano cifre molto importanti che noi non possiamo permetterci.