Ballando con le Stelle 2013, Milly Carlucci risponde sul caso Oxa: “Non decido io la pubblicità”
Milly Carlucci spiega i retroscena della caduta di Anna Oxa, dall’arrivo tempestivo dei paramedici alla mancata pubblicità che ha tanto irritato il Codacons.
Milly Carlucci scende in campo in prima persona, come è abituata a fare, e replica alle accuse rivoltele per la gestione della caduta di Anna Oxa nel corso della scorsa puntata di Ballando con le Stelle 9.
Come ricorderete, la cantante si è fatta male praticamente a inizio esibizione ed è stata rapidamente soccorsa in studio sotto lo sguardo attento delle telecamere. Proprio il mancato ricorso a un break pubblicitario ha indispettito il Codacons, che ha immediatamente presentato una richiesta di spiegazioni, mentre l’infortunio della Oxa, che l’ha costretta al ritiro a una settimana esatta dalla sua plateale protesta contro la giuria, ha alimentato sospetti di combine e di manovre ‘acchiappa-audience’ da parte di chi non nutre molta fiducia nel programma e nella sua trasparenza.
Ma la Carlucci non è una che le manda a dire e dal suo blog risponde alle varie accuse, cercando di raccontare i retroscena non solo dell’ultima puntata, ma del funzionamento del programma nel suo complesso, a prescindere dagli eventi di sabato scorso.
Si parte dalle operazioni di soccorso, che hanno visto entrare rapidamente in scena diversi uomini in camice bianco, seguiti poi da paramedici nella classica tuta arancione, che hanno caricato sulla barella la cantante e l’hanno accompagnata fuori dallo studio. Ad alcuni tanta rapidità è parsa ‘sospetta’, la dimostrazione di una ‘sceneggiatura’ già scritta ed è a loro che Milly spiega, di fatto, le norme della 626…
“Per legge in un programma del genere, il giorno della diretta è presente un’ambulanza, il medico della Rai e i fisioterapisti: Giulio Fermanelli, Antonio Pierannunzio che ci seguono per tutta la settimana. All’interno della nostra struttura c’è un vero e proprio “studio” di fisioterapia frequentatissimo dai nostri concorrenti. Ecco quindi spiegata la prontezza dei soccorsi in pista”.
Perché la Oxa non sia stata spostata dal centropista, poi, la Carlucci l’ha spiegato non solo nella clip registrata a fine puntata, ma lo ribadisce in questa occasione, ricordando come sia pericoloso in alcuni casi spostare un paziente e specificando che si è trattata di una decisione presa dal medico di sala:
“Il medico ha dato precise indicazioni di aspettare l’arrivo della barella e degli infermieri professionisti, per evitare il rischio di ulteriore danni al ginocchio di Anna Oxa”.
Una risposta che di certo non soddisferà ‘l’avvelenato’ Lorenzo Crespi, che ha riempito il proprio profilo Twitter di ‘sospetti’ sul programma, facendo paragoni tra il trattamento riservato alla Oxa e quello riservato a lui nella sesta edizione del talent e arrivando persino a scomodare (a mio avviso del tutto fuori luogo) il caso del ritardo dei soccorsi per Lamberto Sposini.
Ma proseguiamo con la nota di Milly Carlucci, che affronta poi il secondo ‘nodo’ del caso Oxa, il mancato ricorso al nero pubblicitario, oggetto delle rimostranze del Codacons.
“Quanto al fatto di mandare la pubblicità dopo l’infortunio devo precisare che la pubblicità stessa va mandata ad orari più o meno definiti, stabiliti dalla Rai e dalla Sipra e in effetti era appena passato un blocco pubblicitario, in ogni caso non ho l’autorità di infrangere i regolamenti vigenti sugli affollamenti pubblicitari, che oggi sono molto precisi, oggetto di grande controllo e attenzione e possono far scattare pesantissime sanzioni per l’Azienda Rai”.
La Carlucci, in pratica, si rimette alle regole della Sipra (ora Rai Pubblicità a dire il vero, ma sempre quello è) e motiva il mancato break con l’impossibilità di superare i minutaggi previsti per l’affollamento pubblicitario. Troppa pubblicità in una stessa fascia avrebbe fatto scattare una multa, mi sembra che dica in pratica Milly, che poi chiama in causa altri tipi di ‘show’ per i quali, di fronte a un infortunio, non ci si scandalizza più di tanto:
“Piccola riflessione a margine, in una competizione sportiva l’infortunio è sempre possibile, ma nessuno reclama il nero pubblicitario se s’infortuna un calciatore, uno sciatore o un ciclista o un motociclista e sicuramente il genere d’incidente che si è visto da noi non aveva per fortuna la tragicità di altri avvenimenti che abbiamo visto nostro malgrado in televisione”.
E qui in effetti la lista potrebbe essere davvero lunga, ma lasciamo perdere, anche perché il discorso svia dal caso di specie. Intanto non mi stupirei se la risposta della Carlucci sull’affollamento pubblicitario provocasse una serie di pareri legali a confutazione: in pratica aspetto la reazione del Codacons.
In chiusura si torna a sottolineare ‘l’autenticità’ dell’infortunio con la disponibilità a pubblicare referti e diagnosi:
“Appena possibile pubblicheremo il referto medico di Anna, dietro suo permesso, e sarà chiarita anche l’entità del danno riscontrato da due noti luminari del settore”.
Una scelta, quest’ultima, che lascia, a mio avviso, il tempo che trova e rischia di essere anche un tantino controproducente. Ma tant’è, sono scelte della produzione e della diretta interessata.
Quanto a noi, rassegnamoci: del caso Oxa (questa volta della sua caduta) si tornerà a parlare in diretta sabato prossimo. Non tutti seguono il web, quindi una precisazione in diretta ci vuole. Ma Dio ci scampi e liberi da altre polemiche stucchevoli e si dia spazio solo allo show (“Tanto più che sabato prossimo non c’è la concorrenza live di Italia’s Got Talent” starà di certo pensando qualche cronico malpensante).
Io mi auguro solo che prevalgano misura, buon senso e tanto spettacolo.