Bake Off Italia 2022, Tommaso Foglia a TvBlog: “Qui ho trovato una famiglia. Porterò la mia napoletanità” (video)
Video intervista a Tommaso Foglia neo giudice di Bake Off Italia 2022 in onda da venerdì 2 settembre su Real Time
Qualche settimana fa, nella splendida cornice di Villa Borromeo D’Adda ad Arcore (in provincia di Monza e Brianza), abbiamo conosciuto, per la prima volta, Tommaso Foglia, il nuovo giudice di Bake off Italia 2022, il programma prodotto da Banijay Italia, in onda da venerdì 2 settembre, in prima serata su Real Time.
Cosa ti ha spinto ad accettare questa nuova sfida lavorativa?
Sicuramente la mia voglia di mettermi in gioco, la curiosità. Ero curioso di vedere come fosse questo mondo, cosa ci fosse dietro la televisione. Mi sono detto: ‘Ok, proviamoci’. Essere già selezionato per partecipare ad un programma del genere è un grande onore.
Come ti sei trovato con l’intera squadra?
Sembrerà un po’ un cliché ma fin da subito mi sono trovato benissimo. Con gli altri due giudici e Benedetta sembra che ci conosciamo già da tempo. Si ride, si scherza, ci facciamo scherzi di continuo. Passano le giornate come se fosse nulla.
Quale è il tuo apporto al programma. Prima fuori dalla telecamera, parlavamo della tua ‘napoletanità’…
Contribuirò sia con quelle che sono le mie origini, la napoletanità, la tradizione della nostra terra. Sia con le mie esperienze internazionali. Ho lavorato in tutti i continenti tranne che in Oceania. Porto un mix di culture ed esperienze.
Sei giovanissimo ma hai già un grosso curriculum, come giudichi i giovani che vogliono approcciarsi al tuo mestiere?
Questa è una domanda scomoda (ride, ndb). Hanno ragione al 50 per cento. C’è questa crisi del personale. La prima cosa che, oggi, chiedono i giovani non è lo stipendio (ai miei tempi, noi chiedevamo quello) ma ‘quanto tempo libero ho’, oppure ‘quanti giorni liberi si hanno a settimana?!’. Allora, bisogna motivarli, fargli credere in qualcosa di concreto. Dall’altra parte, le aziende devono riconoscere, a livello retributivo, quello che è il lavoro. Non si può più lavorare per 400 – 500 euro al mese. Il costo della vita si è alzato. Soprattutto le aziende e il mondo della ristorazione (da cui provengono) devono capire che bisogna diminuire la gamma dei prodotti, farne un po’ meno ma di grande qualità e rispettare il lavoratore che è colui che ti fa la differenza.
Come ti sei trovato, per la prima volta, di fronte ad una telecamera?
Dopo i primi dieci minuti, una bomba. Quei primi dieci minuti, riconosco, che sono stati molto ma molto forti. Eppure ho fatto tante gare internazionali e, come ho detto prima, mi metto sempre in gioco. Credo che quei primi dieci minuti li ricorderò ancora per tanto tempo.
Hai chiesto dei consigli alla tua famiglia…
La mia famiglia mi ha spinto ad accettare questa proposta che è qualcosa di unico. Il consiglio più importante me l’ha dato Benedetta.
E cosa ti ha detto?
Non ve lo posso dire ma mi ha dato un consiglio prezioso che mi ha sbloccato. Da allora vado sciolto
Un consiglio, invece, a chi vuole approcciarsi al tuo lavoro…
Consiglio di fare questo mestiere in maniera seria, decisa. Se si decide di diventare pasticcere bisogna farlo con completezza, caparbietà. Bisogna anche accettare il compromesso di fare qualche sacrificio. Tanto arriva tutto, arrivano i riconoscimenti, le soddisfazioni. Bisogna crederci e non smettere mai di essere curiosi. E’ l’unica chiave per arrivare lontano.
Questa sarà la tua unica esperienza televisiva o, in futuro, speri di proseguire questo percorso?
E’ la mia prima esperienza televisiva e mi auguro che ce ne siano altre collaborazioni. E che si continui qua a Bake perché qui ho trovato veramente una famiglia.