Bake Off Italia 2021 ha cercato nuove soluzioni per aumentare il numero dei concorrenti ed evitare il doppio turno ai forni testato lo scorso anno per garantire distanziamento e norme di sicurezza anti-Covid: nel farlo ha guardato intensamente a MasterChef, da cui ha mutuato meccanismi di salvataggio utili a garantire uno svolgimento delle puntate quanto più possibile fluido e interessante. E vediamo in che modo.
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Diciamo subito che la prima puntata di Bake Off Italia 2021 è stata rilasciata in anteprima venerdì 27 agosto su Discovery+ per gli abbonati al servizio pay, ma andrà in onda in chiaro in prima tv (lineare) solo venerdì 3 settembre in prima serata, come sempre, su Real Time (DTT, 31). E’ la prima volta che Discovery sceglie di mostrare in anteprima una puntata di Bake Off e di non andare in simultanea tra streaming e lineare: la scelta fa sì che TvBlog abbia già visto la prima puntata e possa dirvi come è andata, tra novità ed eliminazioni.
Chi non vuole news non vada oltre, non prosegua nella lettura della recensione e non legga la parte dedicata alle puntate nel post che presenta l’edizione 2021 di Bake Off Italia.
Veniamo quindi alla recensione della prima puntata di Bake Off Italia 2021. Poco da dire su clima e protagonisti: l’atmosfera è sempre più zuccherosa e pastello, come mostra la scenografia arricchita anche da una dependance leziosissima tutta dedicata a Clelia, i giudici sono sempre più morbidi e neologisti (quest’anno si porta il “grudo” di Knam insieme al ricco vocabolario del ‘bellino’ Damiano, tra ‘chiochiò’, ‘pionza’ e ‘sprecisa’), mentre prove e racconto quest’anno puntano tutto sull’Italia, in un anelito di patriottismo che passa dal concept scenografico alle prove, dalle cartoline della sigla e arriva persino alla disposizione dei concorrenti su un’Italia rasata di fresco nel giardino di Villa Borromeo d’Adda. Italia nelle ricette, nelle preparazioni, nelle prove, in ogni aspetto possibile del format: manca poco che anche la stellina assegnata a chi passa il turno sia tricolore; è blu, si avvicina al colore calcistico. Diciamo che possiamo vedere in questa linea concettuale la voglia di ripartire dall’Italia e dell’Italia dopo un anno sospeso, in cerca di un equilibrio tra le abitudini maturate in 7 edizioni e la necessità di fare i conti con le restrizioni da Covid. E questa nona edizione di Bake Off ha cercato di riequilibrare desideri ed esigenze: per farlo ha guardato ai maestri.
Bake Off Italia 2021 usa gli ingredienti di MasterChef
Diciamo che siamo di fronte al ‘solito’ Bake Off per toni, atmosfere, cornice, ma con qualche sostanziale modifica nel meccanismo della gara per ovviare alle necessità anti-assembramento delle prime puntate. Lo scorso anno si ridusse il numero di concorrenti a 16, da far gareggiare in due distinti blocchi sotto al Tendone per garantire i distanziamenti richiesti. Quest’anno la produzione è riuscita a fare un passo avanti (e non di poco, perché attrezzare 20 postazioni in esterna non è facile) sfruttando il più possibile i giardini di Villa Borromeo d’Adda e non solo per le pre-sigle, i raccordi, le anatre e i versi dei pavoni.
Il giardino diventa quindi il set delle Prove Creative, alle quali partecipano sempre tutti: ed è di fatto il primo step dell’eliminazione a tre tappe come nei migliori Pressure Test di MasterChef. Tutti insieme in esterna per la Creativa e i concorrenti che ricevono almeno due sì dai tre giudici ‘vanno in balconata’, pronti a partecipare alla puntata successiva; chi non ottiene i sì necessari continua a cucinare affrontando la Prova Tecnica (che diventa più cattiva col ‘Passaggio misterioso’) dalla quale si salvano i primi tre classificati; gli altri arrivano al terzo e ultimo step, ovvero la Prova Salvezza che prende il posto della Prova WOW e della Prova a Sorpresa: anche qui i migliori all’assaggio passano il turno e i peggiori a rischio eliminazione.
Bake Off, dunque, si presenta con la solita cornice e con larghi prestiti da Masterchef per organizzare meglio concorrenti e prove. Perché quando si è in difficoltà, come si diceva, fa bene ‘chiedere consiglio’ ai migliori.