Bake Off – Dolci sotto un Tetto: Montrucchio torna nel tendone di Real Time (e inforna)
Bake Off – Dolci sotto un Tetto torna su Real Time per il secondo anno consecutivo con Montrucchio alla guida.
Seconda edizione per Dolci sotto un tetto, spin-off di Bake Off Italia condotto da Flavio Montrucchio. La formula non cambia con una gara a coppie giudicata da Ernst Knam, Damiano Carrara e Clelia d’Onofrio, che si ritrovano sotto il tendone di Real Time (DTT, 31) ancora nel prime time del venerdì dopo l’edizione regolare di Bake Off Italia, terminata prima delle Feste. Non cambiano neanche le prove: in ogni puntata ci sono una prova creativa e una prova tecnica, nelle quali le coppie devono mostrare le proprie qualità tecniche e creative, oltre a saper lavorare in team. La terza ce la risparmiamo.
Questa edizione vede protagoniste 6 coppie di concorrenti che provengono da tutta Italia e che sono composte da parenti, fidanzati, amici che condividono la passione per la pasticceria. A lanciare la prima sfida, ogni settimana, ci sono ospiti speciali: nella prima puntata sono ospiti Nicola e Mario Fiasconaro, coppia di padre e figlio, protagonisti della pasticceria siciliana e inventori di un panettone diventato un cult, mentre nella seconda tocca a Antonella Ricci e Vinod Sookar, coppia nella vita e in cucina. E la scelta delle coppie ospiti è interessante.
Maggior coinvolgimento anche per Montrucchio che parteciperà alla prova creativa guidato dal tutor della settimana e incoraggiato da Clelia. E tra gli ospiti della settimana anche la fidanzata di Damiano Carrara.
In tutto 5 puntate, prodotte da Banijay Italia per Discovery Italia, in onda da venerdì 7 gennaio alle 21.15 e il sapore è quello di Bake Off Italia, con tante – forse troppe – parole in più.
Si parla tanto sotto questo tetto, inevitabilmente. Con una gara di coppia non si può che lasciare spazio ai battibecchi e alle dinamiche che si attivano tra i concorrenti, ma essendo per lo più parenti (genitori e figli, coniugi di breve e lungo corso, nipoti, zii e nonne, cugine di età diverse) basta una prova per avere un range piuttosto ampio e vario di battute, comportamenti, scambi che diventano rapidamente già sentiti.
Dopo 16 settimane di Bake Off Italia, però, è proprio la main competition, quindi la sfida ai forni, ad essere l’ingrediente gustoso del format, a conferma della solidità del format nella forma racconto adottata in Italia, con la combinazione dei tre giudici che riescono a dare il giusto ritmo e lo spessore tecnico necessario. In questa seconda edizione, dunque, sembra che lo spin-off voglia ‘distaccarsi’ un po’ dal binario principale, cui invece nella prima edizione si manteneva in scia. Un pizzico, leggero, appena accennato, di indipendenza – almeno apperente – che rende lo spin-off quasi a due velocità: da una parte quella dei giudici e dall’altra quella dei concorrenti. Il tono del gioco che prevale nello spin-off rischia di essere stucchevole: vero è che in qualcosa bisognerà diversificare rispetto al format principale, ma forse il solo battibecco di coppia non basta. Se poi le prove diventano un espediente da circo e non una staffetta si finisce per perdere il senso del programma: mostrare le proprie qualità da pasticcieri amatoriali di coppia oppure offrire prevalentemente occasioni di sorriso? Entrambe, immagino: l’equilibrio non è semplice e in questa seconda edizione la parte tra i banchi sembra meno centrata.
Nel mezzo c’è Flavio Montrucchio, ottimo nel ruolo di conduttore: quando si resta nell’alveo della gara Montrucchio si conferma perfetto. Quando cerca un po’ più di ‘indipendenza’ resta convincente, ma la pasticceria è un’arte esatta: basta poco per strafare.