Baciamo le mani, settima puntata del 4 ottobre 2013: riassunto e foto
Gabriella trova un modo per avere una tregua con don Draghi, ma dura poco. Il boss mafioso ordina infatti l’uccisione dei maschi Vitaliano, lasciando le donne sole e disperate.
Baciamo le mani – riassunto settima puntata
Dopo che Ruggero (Francesco Testi) è scampato all’attentato a Little Italy, Gabriella (Sabrina Ferilli) vuole trovare una soluzione per evitare altro spargimento di sangue. Per questo raduna tutti i commercianti del quartiere per chiedere di rivolgersi, tutti insieme, all’avvocato Charles Lettieri. L’idea è quella di aprire le trattative con don Gillo Draghi (Burt Young), per smetterla con la paura e col terrore.
La donna riesce quindi, grazie alla nipote dell’avvocato, a prendere parte a un ballo di gala e a parlare con il professionista. Quest’ultimo fa sapere a Gabriella che l’unico modo per portare avanti il suo piano è quello di trovare le prove che incastrino don Gillo per poi poterlo ricattare: il loro silenzio in cambio della salvezza dei Vitaliano.
Intanto Mariarosa (Daniela Marra) è tenuta prigioniera dal padre e dal fratello, e una volta tenta anche di fuggire, senza riuscirci. Ma la ragazza è intelligente, e escogita un piano: fa chiamare il sacerdote di famiglia, gioca sul suo senso di colpa per essere stato complice delle malefatte del padre e lo obbliga a convincere i familiari a farla andare ogni giorno in chiesa.
Il primo giorno che Mariarosa va alla messa, grazie all’aiuto del prete, ci trova anche Agnese (Virna Lisi), alla quale lascia un messaggio dentro il libretto di preghiere. In quelle poche righe chiede di far trovare in chiesa il giorno seguente, nel confessionale, Gabriella con un registratore: sarà lei a fornire tutte le prove che servono per incastrare suo padre e tutte le famiglie mafiose di New York.
Il piano in un primo momento funziona: l’avvocato Lettieri conserva, senza che si sappia, il nastro con la testimonianza di Mariarosa, facendone pervenire una copia alle famiglie mafiose della città. In questo modo don Gillo si trova costretto dagli altri boss a mettere da parte le sue idee di vendetta, per evitare che quella registrazione arrivi all’FBI.
Mariarosa, dal canto suo, ricatta il padre: ora lei partirà, lascerà il paese, e proseguirà i suoi studi in medicina per salvare quanta più gente possibile. Se lui glielo impedirà, qualcuno farà avere la registrazione alle forze dell’ordine.
Mentre Louise si illude di trovare la soluzione a tutti i suoi problemi diventando la donna di Giuliano Draghi (Valerio Morigi), Gabriella e Ruggero sono sempre più vicini e più innamorati, e cedono alla passione. La loro idea è quella di sposarsi al più presto, una volta che lui avrà ottenuto il divorzio da Louise, e in questo li appoggia anche Agnese, felice della ritrovata serenità della sua famiglia.
Ma la tragedia è dietro l’angolo: Giuliano ha scoperto che la registrazione di Mariarosa è in mano all’avvocato Lettieri e si presenta a casa sua, minacciando di uccidere la nipote se non gliela consegna. Ma una volta che la registrazione è distrutta, il figlio di don Draghi uccide il legale e sua nipote senza pietà.
La sera stessa, poi, un killer dei Draghi si apposta davanti al ristorante di don Peppino, dove la famiglia Vitaliano sta festeggiando il fidanzamento tra Gabriella e Ruggero. Proprio mentre l’uomo infila l’anello nel dito della futura sposa, arrivano due colpi che uccidono sul colpo entrambi i figli maschi di Agnese.
Ormai sono rimaste solo le donne della famiglia Vitaliano e Agnese, davanti alla tomba dei suoi figli, si lascia andare al dolore e alla disperazione: “Ha ragione don Gillo: il sangue si lava solo con il sangue…”.