Baby Daddy: su Joi la sit-com giovane (ma non innovativa)
Su Joi di Mediaset Premium Baby Daddy, la sit-com in cui un ventenne scopre di essere padre e deve prendersi cura di sua figlia
E’ una sit-com semplice, che cerca una risata facile e soprattutto buoni sentimenti, “Baby Daddy”, in onda da questa sera alle 21:15 su Joi di Mediaset Premium. Non a caso il creatore della serie, Dan Berendsen, si è specializzato in commedie familiari dal lieto fine, come “Camp Rock 2-The final Jam” ed “Hannah Montana: the Movie”.
“Baby Daddy”, in onda in America su Abc Family, vuole raccontare il percorso di crescita di Ben (Jean-Luc Bilodeau, “Kile XY”), un giovane ventenne squattrinato ed ancora immaturo quando si ritrova a dover badare a sua figlia, una neonata frutto di una fugace relazione e che gli viene lasciata davanti alla porta di casa.
Ben accetta la sfida, coinvolgendo il suo migliore amico e coinquilino Tucker (Tahj Mowry), ossessionato dal proprio cibo al punto da mettere delle etichette su tutto ciò che ha acquistato lui, anche per impedire a Danny (Derek Theler), fratello del protagonista e giocatore di hockey, di fare razzia ogni volta che va a trovare Ben.
Baby Daddy
Ad aiutare il neopapà nella sua avventura ci sarà anche Bonnie (Melissa Peterman), madre di Ben, modella mancata che non crede che il figlio possa crescere da solo una bambina, sapendo che lui stesso deve ancora mettere la testa a posto. Infine, completa il gruppo Riley (Chelsea Kane), amica di Ben per la quale lui è invaghito.
“Baby daddy” prende il concetto base di “Raising Hope”, ovvero quello per cui un giovane immaturo deve imparare a badare ad un bambino riuscendo così a trovare la propria strada, semplificandolo ai livelli di una sit-com senza troppe pretese.
Si ride, ma non si cerca la battuta particolare, nè le situazioni possono considerarsi a livelli qualitativi superiori ad un qualsiasi show che non abbia già avuto a che fare con situazioni simili. “Baby daddy” non è pessima, ma non riesce neanche a distaccarsi dalle solite sit-com di qualche anno fa, dove ogni protagonista ha un proprio percorso oltre il quale non può uscire, a costo di non far funzionare il meccanismo.