Avanti un altro, terminata la migliore edizione di sempre. Così Bonolis ha creato la sua Corrida
L’ultima edizione di Avanti un altro è stata la migliore di tutte e sette. Bonolis assoluto mattatore grazie ad un maggior supporto di Laurenti e a concorrenti sempre più bizzarri
La migliore di tutte e sette. Difficile non definire così l’ultima edizione di Avanti un altro, che dopo oltre tre mesi di programmazione passa la staffetta a Caduta Libera di Gerry Scotti.
In onda dal settembre del 2011, seppur a corrente alternata, il game di Paolo Bonolis ha saputo reinventarsi proprio nella stagione in cui in genere si certificano le crisi. Difficile immaginarlo qualche tempo fa, quando si arrivò persino ad ipotizzare la messa in soffitta della trasmissione.
Nella terza e quarta edizione il testimone venne ceduto sempre a Scotti, chiamato però a prendere le redini di uno show non suo, fabbricato ad immagine e somiglianza di Bonolis, che di Avanti un altro è ideatore e autore.
L’esperimento non funzionò e non per colpa del nuovo inquilino, vero e proprio precursore del preserale, ma per un vestito appartenente ad altri che non era possibile indossare.
Già perché la forza del gioco non sta nel regolamento, di per sé banale, bensì nel clima costruito dal conduttore, irresistibile mattatore che percorre un tragitto a lui noto. Bonolis domina la scena, divora il palcoscenico, modella il pubblico, vittima sacrificale e complice all’interno di un meccanismo mai così rodato.
Il fenomeno Avanti un altro si verifica a vent’anni esatti da un altra esperienza, per certi tratti identica: quella di Tira & Molla. Bonolis tenne il timone per due annate, per mollare successivamente la guida all’esordiente Giampiero Ingrassia, che si ritrovò come pesante eredità un bagaglio di gag e tormentoni a lui sconosciuti. Non funzionò nulla e il programma andò gradualmente a scomparire.
Oggi come allora c’è Luca Laurenti e la rinascita di Avanti un altro sta anche nel suo maggior coinvolgimento. Mollata la postazione ‘in soffitta’ davanti ad un piano che ne limitava il raggio d’azione, dal 2017 il ‘maestro’ siede stabilmente accanto a Bonolis interagendo più attivamente con il collega di sempre, con risultati spesso esilaranti.
Ma la maggior novità ha riguardato i concorrenti. Bizzarri, eccentrici, strampalati, hanno rosicchiato di gran lunga terreno ai componenti del ‘minimondo’, oggi meno centrali all’interno del format. La stranezza viene ricercata in chi tenta la fortuna, nella gente comune che tenta la scalata al malloppo. Bonolis vara così la sua personalissima ‘Corrida’, fatta di dilettanti allo sbaraglio intelligentemente scovati dalla Sdl, la società che cura i casting del programma.