Avanti un altro, escluso il mimo Simone Barbato. Marco Salvati replica
“Ero lì sin dalla prima edizione andata in onda nel 2011. Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere, non riesco a capacitarmi”: Simone Barbato, l’ex Mimo di Avanti un altro, si sfoga.
UPDATE – Marco Salvati, autore di Avanti un altro, su Facebook precisa: “Simone, quando era ospite in altri programmi si faceva chiamare sempre “il mimo di Zelig”, strano che abbia scoperto un improvviso attaccamento ad Avanti un Altro. Ciò detto, nella storia di AUA c’è stata sempre una naturale alternanza di personaggi, veterani che lasciano il posto alle new entry. Quest’anno è toccato anche a lui, e lo ringraziamo per i tanti sorrisi che ci ha regalato nel corso della sua lunga militanza”.
Avanti un altro tornerà su Canale 5 a partire dal 21 settembre (e non più da lunedì 14 settembre). Confermati Paolo Bonolis e Luca Laurenti alla conduzione e, come si nota nel promo in onda, gran parte del Minimondo storico: La Bonas, Lo Iettatore, L’Alieno, La Supplente, Il Bonus, solo per citarne alcuni. C’è, però, un grande assente. Si tratta di Simone Barbato meglio conosciuto come Il Mimo.
“Dall’ultima puntata dello scorso anno, nessuno si è rifatto vivo – dice Barbato a Blogo – Ho chiesto di poter intervenire anche durante questa stagione ma mi è stato detto che non rientravo più fra i loro progetti. A me dispiace, soprattutto per le persone che mi fermano per strada. Mi dispiace per i bambini e le famiglie che mi chiedono: ‘quando ti rivediamo?’. E’ un senso di impotenza”.
Stando alle notizie che ci arrivano dalle prime registrazioni della nuova edizione, quest’anno sarà Luca Laurenti a vestire i panni del Mimo: “Non è una bella cosa – commenta Barbato – La gente era affezionata al mio personaggio ed io ero affezionato a tutta la squadra, anzi famiglia, di Avanti un altro. Ero lì sin dalla prima edizione andata in onda nel 2011. Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere, non riesco a capacitarmi. Io sono rimasto rammaricato più che altro a livello umano. Non c’è un vero motivo sulla mia esclusione. Ho sempre cercato di fare del mio meglio, ma non è bastato essendo stato tagliato e pure sostituito da qualcun altro. Spero di tornare, soprattutto per i miei fan. Preferisco essere senza una lira ma dare qualcosa alla gente”.
Infine, Barbato ci tiene a fare una riflessione: “Vorrei provare ad andare all’estero. Io son sia un mimo muto che un tenore. Sono due qualità che si potrebbero abbinare e potrebbero funzionare anche all’estero. Qui, in Italia, ci sono troppi vincoli. Vanno avanti solo i raccomandati e coloro che hanno conoscenze o amicizie particolari. Io parto dalla provincia di Alessandra, dalle vigne e degli animali (ha una fattoria, ndr). Quando uno parte dai campi è più difficile affermarsi… Senza conoscenze non vai avanti. Mi è sempre sembrato che vogliano tarpare le ali alla gente di talento”.