Nessuna citazione esplicita, eppure il pensiero di tutti è andato verso un’unica direzione. Ad Avanti un altro Paolo Bonolis torna ad ironizzare su Barbara D’Urso, senza chiamarla direttamente in causa. L’occasione è l’ingresso in studio della ‘bona sorte’, pescata dalla concorrente di turno che, in caso di risposta esatta alla domanda, sarebbe potuta volare di colpo a quota 300 mila euro. Ma per farlo da quest’anno è necessario indovinare un rumore misterioso con l’aiuto di tre indizi contenuti in una busta.
Già, la busta. Ed è qui che entra in scena il fantasma della D’Urso, evocata da Bonolis con espressioni e gesti che non hanno bisogno di troppe interpretazioni.
Prima di dare la linea alla pubblicità, il conduttore guarda dritto in telecamera e avverte i presenti:
Ora faccio la televisione come va fatta: quale rumore si celerà? Non perdete l’appuntamento con il disvelamento del mistero, tra poco, sempre con noi. E all’interno di questa busta tanti suggerimenti…
Ogni riferimento alle celebri ‘buste choc’ è puramente voluto, con Bonolis che già in passato aveva preso di mira la padrona di casa di Pomeriggio Cinque che, in diverse occasioni, ha evitato di lanciare il game show di Canale 5: “Grazie Barbara per ricordare sempre che dopo di te ci siamo noi”.
Senza dimenticare la frecciata dello scorso anno, in pieno lockdown, quando la stessa D’Urso recitò in diretta ‘l’eterno riposo’ assieme a Matteo Salvini. “Vuole impossessarsi anche del Vaticano, non solo di Canale 5”, scherzò Bonolis ad Un giorno da pecora.
Più di recente, la sfida tra i due ha riguardato niente meno che la programmazione domenicale, con il passaggio di testimone tra Live-Non è la D’Urso e Avanti un altro, pure di sera. Un avvicendamento che ha generato ottimi risultati nell’immediato, salvo poi assistere ad un calo di ascolti del gioco che, in ogni caso, dura quasi un’ora e mezzo meno rispetto a Live. Aspetto non secondario in un’ottica di curve e di share. E proprio nella versione da prime-time la D’Urso è stata di recente l’obiettivo finale di una gag con Tommaso Zorzi.