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Auditel sospeso, le reazioni: per Formigli nulla di fatto, Carlo Conti dorme di più

Primo giorno senza Auditel per la tv italiana: le reazioni di conduttori e addetti ai lavori.

pubblicato 15 Ottobre 2015 aggiornato 2 Settembre 2020 09:32

Primo giorno senza Auditel e prime crisi di astinenza per gli addicted degli ascolti tv. Partite oggi, giovedì 15 ottobre 2015, le due settimane di black-out decise dal CdA della società per ‘placare’ l’ondata di critiche e accuse piovute sul sistema di rilevazione dei dati di ascolto – da sempre considerato ‘inadeguato’ nella registrazione dei consumi tv degli italiani – e sulle misure di segretezza necessarie per il corretto svolgimento delle attività, ‘violate’ da un banale errore nella spedizione di una mail di gruppo.


Ma come vivono questi 15 giorni di stop Auditel gli addetti ai lavori?

Per Corrado Formigli, alla guida di PiazzaPulita, non cambia nulla, visto che le emittenti tv riceveranno comunque i dati di ascolto e le varie elaborazioni, utili per capire l’andamento dei programmi e modulare la vendita pubblicitaria.

“Di fatto le emittenti continueranno ad avere i risultati d’ascolto a disposizione ma aspettiamo che si faccia chiarezza come tutti, con serenità. Questo stop certo non ci ha indotti a stravolgere la nostra scaletta. Ci sono argomenti importanti da affrontare come la legge di stabilità, l’inchiesta di Milano e tanti altri servizi di approfondimento”

ha dichiarato Formigli, stasera in onda su La7 con una puntata dal titolo ‘La banda degli onesti’.

La prende con grande sportività (e forse con un pizzico di ‘para..gnostiscità’) Carlo Conti, che con il suo Tale e Quale Show non teme la concorrenza di chicchessia nel prime time del venerdì.

“Sabato mattina ci sveglieremo più tardi”

scherza il conduttore riferendosi alla ‘condanna’ delle 10.00 del mattino (soglia tra ‘la vita e la morte’ per chi segue gli ascolti). Conti, che è già al lavoro su Sanremo 2016 – in onda dal 9 al 13 febbraio – ha confessato che, in fondo, non gli sarebbe dispiaciuto uno stop Auditel di sei mesi, come inizialmente ipotizzato:

“Sarebbe stata una bella sfida vedere cosa sarebbe successo alla tv. E poi un Sanremo senza Auditel sarebbe stato meraviglioso, senza ansie”,

ha commentato divertito Conti. Ma in fondo per gli addetti ai lavori, come sottolineato anche da Formigli non cambia nulla. Diciamo che ‘il pubblico’ avrà un paio di settimane di ‘tregua’. E i (soliti) commentatori dovranno mettere da parte i ‘giudizi’ costruiti sugli ascolti e concentrarsi solo sui prodotti. Per qualcuno è davvero difficile. Ma magari questi 15 giorni possono valere tipo ‘rieducazione’ al contenuto. Nel frattempo, non so perché, ma immagino che i corridoi televisivi oggi, verso le 10.00, dovevano essere tipo così…

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