Nielsen avvia la rivoluzione degli ascolti tv Usa: in autunno sarà rilevato anche lo streaming online
Dall’autunno Nielsen rileverà anche la durata trascorsa dagli utenti delle piattaforme di streaming online per stabilire gli ascolti dei programmi tv
Che ci sia bisogno di una profonda revisione del sistema di rilevamento degli ascolti dei programmi televisivi, dopo l’avvento dello streaming e di piattaforme on demand di contenuti, lo si dice da tempo (e Tvblog, con WIDG, lo aveva ribadito). Ora, in America, pare essere stato raggiunto un accordo per cui dalla prossima stagione televisiva saranno presi in considerazione altri canali oltre alla televisione nella rilevazione dei dati.
La notizia arriva dalla What Nielsen Measures Committee, una commissione formata dai rappresentanti delle tv generaliste, via cavo, locali, agenzie pubblicitarie ed investitori. Tutti d’accordo nel sostenere che Nielsen deve stare al passo con i tempi e le nuove tecnologie quando fornisce i dati relativi agli ascolti degli show. Il fatto che negli ultimi anni anche l’America abbia avuto a che fare con un calo di telespettatori “live” ed un aumento dei servizi alternativi di visione è indicativo che la fruizione di un prodotto non debba per forza passare per la tv.
Da qui, la decisione: entro l’autunno Nielsen avrà installato nei quasi 23 mila dispositivi per il rilevamento situati nelle case degli americani dei software che permetteranno di tenere in considerazione anche le visualizzazioni degli show attraverso piattaforme di streaming come Netflix ed Amazon (la cui libreria offre numerosi titoli provenienti dalla tv), ma anche tramite i servizi di “over the top television” e di visione della tv via piattaforme di gioco come la X-Box o la Playstation, per poi includere entro la fine dell’anno anche i tablet.
Attenzione, però: Nielsen non rileverà il numero esatto di persone che stanno vedendo un determinato show su queste piattaforme, quanto piuttosto il tempo trascorso su questo o quel servizio. Questo perchè servizi come Netflix non hanno codificato il proprio segnale in modo da permettere a Nielsen di rilevarlo.
La novità, dunque, è una piccola rivoluzione che permetterà di capire le abitudini anche dei telespettatori che preferiscono vedere una trasmissione non in diretta, ma sempre all’interno delle proprie abitazioni. Nielsen sta già rilevando, ad esempio, gli ascolti relativi agli studenti che vivono nei dormitori, ma si tratta di un piccolo campione.
Ad ogni modo, si tratta di una novità che permetterà ai network di avere un’analisi più dettagliata di chi guarda i propri programmi, evitando così decisioni affrettate sulla cancellazione o no di una serie tv solo perchè viene vista da pochi telespettatori. Il pubblico potrà così sentirsi maggiormente preso in considerazione, compreso quello per cui l’idea di stare seduto davanti alla tv è un’opzione e non l’unico modo di assistere ad un programma. Un’abitudine che sta diventando frequente anche da noi. Ma da qui a pensare che l’Auditel si adeguerà presto, ce ne passa.
[Via TheHollywoodReporter]
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