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Artù, con Gene Gnocchi e Canalis – La recensione

Gene Gnocchi porta su Raidue in questo inizio di stagione la vera satira e la vera comicità televisiva. In un programma che si è trasformato, scusate il francescismo, come la cacca in risotto. Partito dall’oblio della nullità televisiva di terza serata, oggi Artù si è trasfigurato in un ottimo programma di intrattenimento. Legatissimo all più

di aleali
19 Settembre 2008 07:45

Gene Gnocchi porta su Raidue in questo inizio di stagione la vera satira e la vera comicità televisiva. In un programma che si è trasformato, scusate il francescismo, come la cacca in risotto. Partito dall’oblio della nullità televisiva di terza serata, oggi Artù si è trasfigurato in un ottimo programma di intrattenimento.

Legatissimo all più stretta attualità, vede questo surreale (ma reale) confronto tra ospiti con professionalità molto diverse in un gioco talk capeggiato dal Giudice Supremo (il simpatico Grillini in questa puntata) che valuta le doti oratorie di ognuno con voti e proclamazione finale. A co-condurre il programma, la Canalis (gallery) che non ti aspetti. Sexy come non mai è apparsa ieri in una mise da sado cow girl su musica dance sfacciata. Un delirio godereccio senza fine. E poi parla, e poi c’è sia con il corpo che con la testa. Brava.

Si balla sui tavoli sulla musica di “American Idiot“dei Green Day che tanto assomiglia alla “Ruota della fortuna” che decide a random (diciamo) l’argomento o il gioco da trattare (momento musicale troppo frequente, forse), gli ospiti che sono anche aspiranti opinionisti in gara hanno il tipico cartellino con nome di “Ok il prezzo è giusto” e continue parodie sfacciate di altre trasmissioni televisive: le domande fondamentali per la vita dell’uomo dell’Italia sul due, le foto significative de “Il senso della vita” e il gioco finale in cabina e cuffie che mette in sfida Gene Gnocchi contro il vincitore della puntata per guadagnarsi il posto fisso da conduttore. Identico a Telemike.

Un “brava”, ma non un “bravissima” a Gabriella Germani, che parte con una esaltante imitazione di Mara Carfagna versione “oddio mi stanno interrogando e non ho studiato nemmeno un minuto ieri” e una meno piacevole imitazione di Asia Argento. Si può fare di più. Ottima regia, scontata fase semi erotica ispirata all’attualità con la sexy hostess che mostre le nuove norme (fisiche) contro il fallimento di Alitalia e un ritmo serrato che diminuisce nella parte centrale del programma risultando un po’ scostante. Da migliorare.

C’è un lavoro grosso dietro questa nuova edizione. E si vede. E ci ha fatto ridere, finalmente.