Arrow, su Italia 1 arriva Freccia Verde: l’eroe che combatte la crisi (di valori)
Su Italia 1 Arrow, la serie tv tratta dai fumetti di Freccia Verde, l’eroe che con l’arco sconfigge i criminali della sua cttà
L’evento non sta tanto nel telefilm in sè, quanto piuttosto nel fatto che Italia 1 sia riuscita ad ottenere il passaggio in prima tv di un telefilm saltando la pay tv. E così, dopo “Transporter-the series” arriva “Arrow”, altra serie d’azione tratta dal celebre personaggio dei fumetti di Dc Comics Freccia Verde.
Da molti definito come l’erede di “Smallville”, sono in realtà molte le differenze rispetto alla serie sul giovane Clark Kent, che nelle ultime stagioni ospitò proprio il personaggio di Freccia Verde, lì interpretato da Justin Hartley. In “Arrow”, invece, il ruolo del protagonista va a Stephen Amell, definito dalla stampa americana personaggio rivelazione della stagione ed amatissimo (grazie anche alle numerose scene a torso nudo) dalle telespettatrici.
Questa, oltre al riferimento al mondo dei fumetti da cui è tratto ed alla scelta di alcune location dove già si girò “Smallville” (nello specifico gli esterni di casa Luthor), sono le uniche similitudini con l’altra serie di The Cw. Il resto, è un viaggio in un mondo in piena crisi di valori, dove la corruzione e la rassegnazione sembrano prevalere sulla tenacia e la voglia di giustizia.
Arrow
In questo contesto ritorna, a Starling City, Oliver Queen (Amell), un giovane miliardario figlio di un magnate industriale vittima, cinque anni prima di un naufragio a bordo del suo yacht con il padre. Oliver è l’unico sopravvissuto all’incidente, e si ritrova su un’isola apparentemente deserta, dove cerca di sopravvivere per esaudire il desiderio che il padre gli ha espresso in punto di morte: riportare la giustizia a Starling City e combattere contro tutti coloro che sulle spese di altri hanno costruito la propria fortuna, elencati su una lista che consegna al figlio.
Rispetto ai fumetti, l’evoluzione di Oliver nell’Incappucciato (così viene chiamato nella serie, per via del costume verde con cappuccio che usa quando è in “servizio”) viene raccontato attraverso una serie di flashback che spiegano come il ragazzo abbia imparato l’arte del tiro con l’arco ed una serie di mosse da combattimento capaci di mettere ko i suoi avversari. Questa, probabilmente, è la parte più interessante della serie, che invece nel presente della storia si perde in casi di puntata che non sempre portano avanti la trama.
Ad ogni modo, è proprio il ritorno di Oliver a Starling City che dà il via al racconto: decisamente cambiato, il protagonista fatica a confidarsi con la madre Moira (Susanna Thompson) e la sorella Thea (Willa Holland), mentre non riesca più ad apprezzare il lusso e la mondanità nella quale si trova a suo agio Tommy (Colin Donnell), suo migliore amico.
Il collegamento con i fumetti torna attraverso il personaggio di Laurel Lance (Katie Cassidy), che i fan dei comics conosceranno come Black Canary. Nella serie, in realtà, Laurel resta il grande amore di Oliver, ma appartiene al passato: i due non sono in buoni rapporti da quando lei ha scoperto che Oliver la tradiva con sua sorella, anche lei vittima del naufragio. Una situazione tesa che viene inasprita dal padre di Laurel, Quentin (Paul Blackthorne), deciso a catturare l’Incappucciato, considerandolo come un criminale e non un eroe.
E se la figura della storica spalla di Freccia Verde, Roy Harper, tarda ad arrivare, troviamo da subito John Diggle (David Ramsey), guardia del corpo di Oliver che nel corso delle puntate diventerà l’aiutante del suo alter ego. I riferimento ai fumetti, però, non mancheranno, anche se sparsi qua e là: vedremo Helena Bertinelli (Jessica De Gouw), nota come Huntress, il malvagio Vertigo (Seth Gabel), mentre Merlyn (John Barrowman, “Torchwood”) entrerà piano piano nella vicenda, riservando delle sorprese.
Sviluppato da Andrew Kreisberg (“Fringe”), Greg Berlanti (“Brothers and sisters”) e Marc Guggenheim, il mondo di “Arrow” è un mondo in cerca di valori e speranza. In quest’ottica, la differenza con “Smallville” è colossale: se lì il percorso era concentrato sulla maturazione del protagonista e l’accettazione del proprio destino, in “Arrow” il tempo di riflettere è finito. Si passa all’azione perchè non c’è tempo da perdere: Oliver, la cui versione televisiva riprende lo spirito ribelle e vicino al popolo arreso di fronte alle ingiustizie del corrispettivo cartaceo, torna a casa consapevole della sua missione.
Starling City diventa così da città immaginaria a realistica rappresentazione dei vizi e delle ossessioni della società odierna: la ricerca continua del lusso e del benessere materiale, che si scontrano e vincono sui valori della giustizia e dell’uguaglianza. In questo senso, “Arrow” educa al rispetto dei valori in disuso i giovani telespettatori che, interessati all’azione ed ai combattimenti, si ritrova ad assistere ad una lotta “cool” contro il sistema.
Questo è il contesto nel quale The Cw si è trovata ad avere uno dei pochi successi della stagione per la tv generalista: il debutto di “Arrow” è stato visto da 4,1 milioni di telespettatori (1.3 rat. 18-49 anni), diventando la series premiere più vista dopo quella di “The Vampire Diaries” di quattro anni fa. Un successo che è proseguito nel corso delle settimane, con una media intorno ai tre milioni di telespettatori, diventano una delle serie tv più viste della rete, che ha già ordinato una seconda stagione.