L’Arena, la requisitoria di Giletti sugli scontri per Expo2015 e lo scontro Salvini Picierno
Il talk domenicale sui fatti di Milano e la solita retorica.
A scrivere de L’Arena, il talk show della domenica di Rai 1 condotto da Massimo Giletti, si rischia di essere ripetitivi. Anche nella puntata di oggi, però, il programma ha confermato quello che è ormai diventato il suo tratto distintivo: la retorica!
Nel primo blocco del talk il tema di discussione è stato dedicato ai fatti di Milano di qualche giorno fa, cioè la “guerriglia urbana” messa in atto dai black block nell’ambito della manifestazione No Expo in occasione dell’inaugurazione di Expo 2015. Massimo Giletti ha guidato, quasi come da consumato Pubblico Ministero (in fondo è pur sempre laureato in Giurisprudenza) una vera e propria requisitoria contro i vandali.
Che si tratti di episodi deprecabili e da condannare credo sia a tal punto scontato da scadere nell’ovvio. Ma è proprio qui che il piglio populista di Giletti non si contiene e, a costo di essere ripetitivo, la mena per tutta la puntata appellando in vari modi (“cretini”, “delinquenti” solo per citarne alcuni) gli autori degli atti vandalici. Il colmo della retorica è, poi raggiunto, quando si scaglia contro i “cattivi maestri” dalle cattedre: “Ai miei tempi, al liceo, ho vissuto scontri molto forti. Molti ragazzi sono finiti tra le Brigate Rosse. Ma non condanno tanto loro che avevano anche il coraggio di impugnare la pistola e metterci la faccia, quanto i vigliacchi che stavano dietro, i cattivi maestri che dalle cattedre usavano questi ragazzi“.
Non sono naturalmente mancati i video della settimana, quello delle imbarazzanti dichiarazioni (e la scuse) del giovane intervistato Tia Sangermano e quello della mamma di Baltimora che picchia il figlio intento a partecipare ad uno scontro con la polizia. Giletti poteva esimersi dal commentare a “modo suo”?
“Deficiente, mancanza d’intelletto, la tristezza di un padre e una madre nel vedere un figlio dire quelle cose. E’ un deficere latino il mio, sia chiaro, sennò piglio un’altra querela” ha detto a proposito delle discusse dichiarazioni del giovane.
Ma come chiudere il cerchio della retorica populistica senza uno dei suoi maggiori esponenti in politica? Ed ecco che tra gli ospiti in collegamento c’era il leader della Lega Nord Matteo Salvini che è stato al centro di un battibecco (ma va, davvero?) con la deputata del Pd Pina Picierno.
Salvini, esprimendosi con i consueti toni sulle vicende oggetto di discussione:
Se uno scende con spranghe va portato subito in galera. E quelli che si fanno i selfie e li difendono li devono seguire. Quelli dei centri sociali occupati andassero a aiutare gli anziani invece di rompere le palle!
La Picierno si scaglia contro il leghista per il linguaggio:
Perché usi sempre un linguaggio violento, non esprimi un concetto, ma fai sempre retorica da campagna elettorale, anche basta. Perché non vai a ripulire la città insieme ai milanesi?
Il botta e risposta prosegue, con risposte al vetriolo:
Salvini: Ma secondo te devo andare in piazza col sindaco che da anni coccola i centri sociali? Posso finire un concetto signorina?
Picierno: Signorina lo dice a sua sorella!
Salvini: Vuole dare lezioni a me di educazioni e dire che signorina è offensivo? Va a scuola signorina! Pina, va bene onorevole? Li avete fatti arrivare nel centro quando potevano essere fermati 10 giorni fa.
A L’Arena ambiano i temi di dibattito (o di scontro), non cambia mai la sostanza..