Antonino Chef Academy, Antonino Cannavacciolo: “Il bello di questa Accademia è che tutti cucinano. L’esempio è il più grande insegnamento”
Antonino Cannavacciolo a TvBlog: “Il livello dei ragazzi è cresciuto. Programmi come Masterchef hanno aperto gli occhi agli italiani”.
Antonino Cannavacciuolo tornerà in onda con la seconda edizione di Antonino Chef Academy, una produzione originale Endemol Shine Italy per Sky, a partire dal 27 ottobre 2020, su Sky Uno (canale 108, digitale terrestre canale 455, sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW TV), alle ore 21:15, ogni martedì per 6 settimane.
Il format ripartirà con una nuova classe di giovani professionisti, tutti di età compresa tra i 18 e i 23 anni, che gareggeranno per conquistare un posto nella cucina di Villa Crespi, il celebre ristorante stellato di Antonino Cannavacciuolo.
Durante l’incontro con la stampa, lo chef stellato, alle domande di TvBlog, ha parlato del livello degli aspiranti chef di quest’edizione e anche delle difficoltà di gestire il carattere di concorrenti giovanissimi.
Sei rimasto soddisfatto del livello degli aspiranti chef di questa seconda edizione?
Per quanto riguarda il livello, trattandosi di ragazzi dai 18 ai 21 anni, se io mi metto nei panni del 18enne, dico che il livello è cresciuto ma non solo dei concorrenti dell’Accademia ma proprio della nazione, degli italiani. Un programma come Masterchef ha aperto un linguaggio del cibo, ha aperto gli occhi agli italiani, ad esempio, quando diciamo “Guardate la provenienza, il marchio dietro, dove viene prodotto…”. Il livello di questi ragazzi cresce sempre di più. Cinque anni fa, se chiedevi loro cos’era un ronner, nessuno lo sapeva. Oggi si parla di ronner, di frittura sottovuoto, di fermentazione… È proprio il mondo intero che sta cambiando e, ovviamente, stanno cambiando anche i giovani.
Considerando l’età giovanissima dei concorrenti, è capitata una reazione poco educata, un po’ scomposta, di alcuni di loro nei tuoi riguardi?
In questo programma, io faccio vedere le cose. Tutti gli ospiti che arrivano, fanno vedere le cose. E a me hanno insegnato che far vedere le cose è un insegnamento. Io ti faccio vedere e tu fai. Io non dico “Fate!” e basta. L’esempio è il più grande insegnamento. Questo è il culmine di questo programma. Io, ad ogni lezione, cucino. Si cucina e si fa. Quando arriva l’ospite, l’ospite non presenta il piatto, l’ospite fa il piatto. Questo è il bello di questa Accademia: si cucina, si cucina, si cucina.
Con i colleghi giornalisti, Antonino Cannavacciuolo ha affrontato anche altri argomenti inerenti al programma.
Di seguito, trovate le dichiarazioni su Davide Marzullo, vincitore della prima edizione:
L’accademia ha qualcosa di magico. Quello che fai in una scuola, non lo farai mai a casa. Davide Marzullo sta ricoprendo un ruolo importante a Villa Crespi. Sta dicendo la sua in un ristorante a 2 stelle Michelin. Davide Marzullo, tra qualche anno, avrà una stella. È un fuoriclasse. Lo dico oggi. Io cerco ragazzi da formare e da far lavorare a Villa Crespi. Anche ai ragazzi che non arrivano al primo posto, mi piacerebbe dar loro dei consigli e farli entrare in questo mondo. Bisogna sempre investire sui giovani, sulle scuole. Chiudere le scuole è l’ultima cosa che si deve fare. Ben venga il lavoro sui giovani. Il mio obiettivo di questa Accademia è quello di fare 6-7 edizioni e aprire un ristorante con tutti i ragazzi vincitori dell’Accademia. Noi non siamo attori, non facciamo una televisione falsa.
Sulle altre novità della seconda edizione:
Un cuoco deve sporcarsi le mani, letteralmente. Nella scorsa edizione, c’era il fuoco, quest’anno siamo andati oltre, non avranno neanche quello! Per quanto riguarda i Test Fuori Sede, in quest’edizione saremo, tra virgolette, da soli. L’anno scorso, ad esempio, c’era il mercato, eravamo in mezzo alle persone, insegnare a trattare i prezzi… Saper fare la spesa è importante.
Sulla pandemia di COVID-19:
Per quanto riguarda il COVID, abbiamo rispettato tutti i protocolli. Io vengo controllato ogni mattina e ogni 4 giorni, faccio il tampone. C’è stata un’attenzione pazzesca. Siamo stati attenti a tutto. Non c’è stato neanche un caso in questo programma. È anche un messaggio che mandiamo agli spettatori. Dobbiamo pensare positivo. Anche io ho avuto delle perdite ma non dobbiamo piangerci addosso. Dobbiamo parlare di meno, stare attenti e cercare di far passare la nottata.
Sulla differenza tra Antonino Chef Academy e Masterchef:
I ragazzi che arrivano all’Accademia sono ragazzi che già lavorano nella ristorazione e che hanno fatto la scuola alberghiera. A Masterchef, invece, partecipano soprattutto gli appassionati di cucina, persone che vogliono mettersi in discussione.