Antonello Piroso si congeda con un editoriale. Lui come Madonna, Mentana come Lady Gaga
Si congeda dai telespettatori del TgLa7, Antonello Piroso. E lo fa con un editoriale che proprio non piace a Aldo Grasso. Il quale commenta così, bollando il pezzo e i contenuti proposti dall’ex direttore come esempio di narcisismo mediatico.Nell’editoriale, Piroso fa un parallelismo che paragona la sua sostituzione con Mentana all’avvicendamento nell’immaginario delle icone pop
Si congeda dai telespettatori del TgLa7, Antonello Piroso. E lo fa con un editoriale che proprio non piace a Aldo Grasso. Il quale commenta così, bollando il pezzo e i contenuti proposti dall’ex direttore come esempio di narcisismo mediatico.
Nell’editoriale, Piroso fa un parallelismo che paragona la sua sostituzione con Mentana all’avvicendamento nell’immaginario delle icone pop fra Madonna e Lady Gaga (anche se di lady gaga, in 30 anni, Madonna ne ha triturate parecchie):
Si può, e si deve cambiare, se l’obiettivo è migliorare. Questo riguarda sia me sia Enrico Mentana che può ripartire dai traguardi fin qui raggiunti da par suo e ottenerne di superiori. Ne sono certo, e lo auguro a lui come a tutta la redazione, sapendo di lasciarla in buone mani. Senza dimenticare che nemmeno Madonna, che pure ha fatto la storia della disco music, può pensare di essere sempre e per sempre l’unica icona pop. Perché il futuro è sicuramente anche di Lady Gaga.
E sul passato, Antonello, che pure resta in sella a La7 con due programmi, fa una serie di precisazioni che riguardano, perlopiù, i successi raggiunti.
Da domani sulla panchina della squadra del Tg de La7 siederà un nuovo ‘allenatore-giocatore’: Enrico Mentana, un nome che conosciamo tutti bene, e fatelo dire a me che sono andato a scuola di giornalismo televisivo al Tg5 (rifiutai per la sua proposta di assunzione: arrogante fin da bambino, ho sempre preferito correre, cadere e rialzarmi da solo e senza “aiutini”)
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Definisce gli anni al TgLa7 come vissuti
pericolosamente, allegramente, tristemente, disinvoltamente. Poi parla di Mentana:
E’ la miglior scelta che si potesse fare perché la sua ormai trentennale carriera televisiva rappresenta un eccellente valore aggiunto
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Poi parla di sé:
Io ho molti amici, il mio giornale neanche uno. L’edizione del Tg delle 20, che quattro anni fa vivacchiava intorno all’1 per cento, è arrivata a travolgere la media del 3 per cento, a superare la ’soglia psicologica’ del 4 e a vedere molto da vicino il muro del 5. l’avvicendamento in panchina non è imputabile ai giocatori ovvero a deludenti risultati raggiunti in campionato.
Ci sarà anche un po’ di narcisismo, è evidente. Ma a volte sottolineare i propri meriti non è necessariamente un peccato capitale.