Antonella Clerici ricorda Fabrizio Frizzi a quattro anni dalla morte: “Mi manca la tua allegria”
Antonella Clerici su Instagram ricorda l’amico Fabrizio Frizzi a quattro anni dalla morte avvenuta il 26 marzo 2018
A quattro anni dalla morte di Fabrizio Frizzi (avvenuta il 26 marzo 2018), Antonella Clerici, sul proprio account Instagram, ha voluto ricordare l’amico di sempre con una foto entrata a far parte della storia della tv. Pochi mesi prima della scomparsa del conduttore, il 6 dicembre 2017, Carlo Conti irruppe negli studi de ‘La Prova del cuoco’ per fare una sorpresa alla Clerici per farle degli speciali auguri di compleanno.
Sono già passati 4 anni…com è cambiato questo mondo senza di te. Mi manca la tua allegria e la tua inconfondibile risata. Sempre e per sempre nei nostri cuori❤️ #fabriziofrizzi @carloconti.tv @carlottamantovan2612 ❤️ #26marzo
In quell’occasione, Conti annunciò il ritorno di Frizzi alla guida de ‘L’Eredità’ e il progetto di riportare in tv ‘I Migliori anni’ con una conduzione a tre.
Negli anni, la padrona di casa di ‘E’ sempre mezzogiorno’, in varie interviste, ha speso sempre parole di stima e profondo affetto nei confronti di quello che è stato uno dei volti più amati del piccolo schermo:
“Mi manca la sua risata. Fabrizio lo sentivi arrivare da lontano. Era un uomo travolgente. A differenza di Carlo (Conti, ndb) che è calmo e riflessivo, Fabrizio, anche se non sembrava, era più esplosivo, fumantino” (La Stampa, agosto 2021).
“Se penso a Fabrizio quando è venuto a trovarmi il giorno del mio compleanno, il 6 dicembre, e che dopo tre mesi lui non c’era più, ecco questa cosa mi ha forse fatto scegliere, ancora più velocemente, una vita più privata, più legata alle cose importanti della vita, perché per me è stato un vero choc. Quello che è successo a lui ha accelerato delle scelte che forse avrei dovuto fare con più calma, ma io non sono così. Ho fatto quello che mi sentivo in quel momento” (Verissimo, settembre 2019)
“Io, lui e Carlo vivevamo veramente in simbiosi. La morte di Fabrizio ha inciso molto nelle nostre vite. Questo ci ha fatto capire che la vita va davvero troppo veloce e non bisogna perdere tempo in cose futili. Lo dicevo anche prima: la vita corre veloce, Mara. Pensi che questo lavoro ti renda immune da tante cose, poi scopri quanto sia fragile la vita” (Domenica In, novembre 2018)