La prova del cuoco, il saluto commosso di Antonella Clerici a Fabrizio Frizzi (video)
La conduttrice si commuove ricordando il suo amico e collega
Si ricomincia, le luci si riaccendono per i programmi Rai che ieri, comprensibilmente, hanno scelto di non andare in onda per il grave lutto della scomparsa di Fabrizio Frizzi. Antonella Clerici, grande amica del conduttore, è tornata in video visibilmente provata e commossa.
La puntata de La prova del cuoco non si apre con la solita sigla, ma su “Un amico in me”, colonna sonora di Toy Story film per la quale Fabrizio Frizzi ha prestato la sua voce. La Clerici entra senza applausi, sullo schermo dietro di lei, appare il volto sorridente di Fabrizio, l’emozione rompe subito il tono:
Non riesco a parlare da 2 giorni, potete capirmi. La Dear era la nostra casa, adesso sono passata nello studio de ‘l’eredità’, c’è un tavolino con dei fiori che la gente che lavora da tanti anni con noi ha lasciato con su scritto “Ciao Fabrizio”. Quì c’è un silenzio surreale, dato dalle persone che gli hanno voluto bene quì. Piangono tutti qua, dall’uscirere al guardiano al direttore generale, non c’è differenza.
Il racconto prosegue con le tristi ore passate ieri, quando la conduttrice, insieme a Carlo Conti è andato a dargli l’ultimo saluto:
Pensavamo al fatto che è un uomo che ha fatto tanto per gli altri. Non solo le cose pubbliche come il telethon, come la donazione del midollo che aveva tenuto segreto per tanto tempo, ma anche tutte le cose di beneficenza che lui faceva e che nessuno sapeva. Abbiamo detto ‘Ma perché un uomo straordinario deve lasciarci così?’ poi abbiamo capito: la gente che c’è fuori adesso da Viale Mazzini e che ha guardato la tv ieri, ha capito che uomo era, e tutto l’amore che ha donato gli sta tornando indietro. Se lui potesse vederlo ne sarebbe felice.
Il ricordo emozionante si conclude con parole altrettanto forti e sentite:
La differenza tra essere un personaggio famoso ed un personaggio amato: lui era un personaggio amato, una persona che volevamo bene tutti. Era veramente un uomo straordinario. Oggi mi costa tantissimo essere quì, ho pensato a lui che sarebbe stato quì malgrado tutto quello che aveva, allora andiamo avanti a fare il suo lavoro, che era quello che avrebbe voluto. Continuiamo per te, Fabrizio.