È sempre mezzogiorno, Antonella Clerici si commuove per l’alluvione in Romagna: “È un dolore pazzesco” (VIDEO)
“È un dolore pazzesco” ha detto commentando l’alluvione in Romagna Antonella Clerici, commossasi oggi nell’apertura di È sempre mezzogiorno
Lacrime a È sempre mezzogiorno per Antonella Clerici. In apertura di puntata, infatti, la conduttrice si è commossa parlando dell’alluvione che ha colpito in queste ore la Romagna. Aprendo la puntata odierna sulle note di Romagna mia, la Clerici ha voluto dedicare un pensiero alla terra alluvionata: “La Romagna è una terra che tutti noi amiamo. Io non conosco persona che non ami l’Emilia-Romagna. Come dite voi: tièn bota”.
La conduttrice si è subito rivolta alla Zia Cri (Cristina Lunardini), proveniente dal riminese, parte del cast fisso del programma per le prime due edizioni, ora ospite settimanale. La Clerici si è poi apprestata a prendere la ghianda per il secondo indizio. Proprio prima di leggere il nuovo indizio le si è rotta la voce: “Scusate, io penso a tutta questa povera gente, vabbè scusate, siamo in diretta e mi dispiace, io ho le mie emozioni. Poi io non ho mai nascosto che per la Romagna ho un amore pazzesco”.
In studio è poi entrato per cucinare il primo piatto di puntata Daniele Persegani, cuoco proveniente dall’Emilia, che ha subito abbracciato la Clerici. “È un doloro pazzesco” – ha spiegato la conduttrice – “l’acqua è una delle cose peggiori: tutto quando è allagato, è poi perso”. Dopo aver chiesto a Persegani se in Emilia temono una possibile esondazione del Po, Antonella Clerici ha cercato di dare avvio alla trasmissione.
“Facciamo quello che noi sappiamo fare. Teniamo compagnia alle persone che sono a casa, cucinando con loro e cercando così di portare un po’ di solidarietà e di affetto” ha concluso la conduttrice, prima di incominciare con la preparazione della ricetta del cuoco piacentino.
Quella della Clerici, al di là di tutte le sovrastrutture della televisione, pare ancora una volta una commozione reale. L’ennesima testimonianza di una conduttrice che entra in empatia, prima che con un pubblico, con delle persone.