Antonella Clerici a TvBlog: le mie canzoni delle canzoni del Festival di Sanremo
La conduttrice lombarda ci racconta le sue preferenze del repertorio canoro del Festival
Proprio in questi giorni su TvBlog è online un torneo in cui chiediamo ai nostri lettori di eleggere la loro canzone preferita fra quelle che hanno vinto il Festival di Sanremo. Al termine di queste eliminatorie ci sarà la finale con le sette prime classificate di ciascuna manche, arrivando cosi ad eleggere la canzone delle canzoni vincitrici del Festival di Sanremo.
Abbiamo chiesto a molti presentatori della kermesse canora più famosa del nostro paese di dirci qual è la loro canzone preferita fra quelle che hanno vinto il Festival. Nei giorni scorsi abbiamo ospitato i contributi di Pippo Baudo, Claudio Cecchetto, Piero Chiambretti, Fabio Fazio e Simona Ventura, oggi è il turno di Antonella Clerici che ha condotto l’edizione 2010 del Festival di Sanremo e quella del 2005 a fianco di Paolo Bonolis.
Ecco dunque cosa ci ha detto Antonella Clerici a tal proposito:
Evitando di parlare dei miei Festival, quelli cioè del 2005 e del 2010, ci sono canzoni che mi sono rimaste nel cuore e nella mente, più di una certamente. Parto dalla “Solitudine” del Festival del 2003. Quel brano ha avuto un grande significato per Laura Pausini e ancora oggi quella canzone viene molto canticchiata.
Poi voglio citare “Cinque giorni” di Michele Zarrillo, perchè chi non ha vissuto i cinque giorni più difficili della propria vita, legati magari ad una delusione d’amore.
Ricordo poi il Festival del 1995 che è stato un grande anno perchè c’è stata Giorgia con “Come saprei” che vinse quell’edizione, una interprete che per me è davvero straordinaria. Nel Festival del 1995 c’è stato anche Andrea Bocelli con il brano “Con te partirò” e voglio citare sempre di quella edizione una canzone che mi piace molto e che ha avuto un grande successo anche fuori dai nostri confini, ovvero “Gente come noi” di Ivana Spagna.
Un altro grande anno di Sanremo è stato il 1997 di cui ricordo il pezzo di Patty Pravo, lei grande icona di stile, “E dimmi che non vuoi morire”, che ricordo ho cantato mentre guidavo in auto per molto tempo. Sempre di quell’anno mi piace ricordare un brano di Alex Britti che poi ha rifatto Mina ovvero “Oggi sono io”.
Un artista spesso sottovalutato ma secondo me grande compositore e cantante, cosa questa che negli anni poi gli è stata riconosciuta è Gigi D’Alessio con “Non dirgli mai” del 2000.
Queste sono le canzone, in linea di massima, che sono rimaste nella storia del Festival che preferisco e che comunque noi canticchiamo ancora oggi, come “Volare” del resto, mentre altre che hanno pur vinto non sono rimaste nell’immaginario collettivo.
Antonella Clerici
Il torneo