Antitrust vs. Gentiloni
Si è consumato qualche giorno fa, negli studi televisivi di due trasmissioni diverse, entrambe del pubblico servizio – Paolo Gentiloni, Ministro delle Comunicazioni, a “Domenica In”, Antonio Catricalà, presidente dell’Antitrust, a “In Mezz’Ora” – l’inedito braccio di ferro fra Governo e Antitrust in materia di raccolta pubblicitaria per le reti televisive. Il ddl Gentiloni, oggetto
Si è consumato qualche giorno fa, negli studi televisivi di due trasmissioni diverse, entrambe del pubblico servizio – Paolo Gentiloni, Ministro delle Comunicazioni, a “Domenica In”, Antonio Catricalà, presidente dell’Antitrust, a “In Mezz’Ora” – l’inedito braccio di ferro fra Governo e Antitrust in materia di raccolta pubblicitaria per le reti televisive.
Il ddl Gentiloni, oggetto di grande interesse da queste parti, visto che, prima o poi, dovrà arrivare a modificare in toto o in parte l’attuale assetto televisivo, viene messo in discussione proprio da quel Catricalà che in era Maccanico si fece invece portavoce di una proposta di legge ben più severa.
La sostanza? Secondo il presidente dell’Antitrust non avrebbe senso porre un tetto alla raccolta pubblicitaria, perché questo andrebbe a deprimere le possibilità dell’azienda.
Pur consapevole del fatto che occorre pur limitare in qualche modo l’orrido duopolio che domina incontrastato sui nostri palinsesti, Catricalà boccia questa norma senz’appello. Ma non propone altre soluzioni.
Chi avrà ragione lo dirà, come sempre, la storia. Ma nel frattempo, sarei curioso di conoscere la posizione dei nostri lettori in merito.