Annunziata, super-gaffe sui Mondiali: “Ah, l’Italia non c’è?”. Ma la reazione è da applausi
Clamorosa gaffe di Lucia Annunziata a Mezz’ora in più: “L’Italia non è ai Mondiali?”. Ma la reazione successiva è da manuale dell’autoironia
Parlare dei Mondiali di calcio e non essere a conoscenza dell’assenza degli azzurri. Protagonista della super-gaffe, domenica pomeriggio a Mezz’ora in più, è stata la conduttrice Lucia Annunziata, chiamata a commentare le proteste messe in atto da alcuni calciatori in difesa dei diritti umani.
Un argomento extra-calcistico che avrebbe dovuto in teoria mettere in salvo la padrona di casa, che si era definita in partenza non competente in materia pallonara. Invece, la buccia di banana si è palesata dopo pochi minuti, quando la discussione è entrata nel vivo.
“Le squadre importanti devono fare qualcosa, devono avere il coraggio di andare con la fascia in campo”, ha sentenziato Marco Tardelli, tra gli ospiti in studio. “Brasile, Argentina, Germania, Belgio, Inghilterra, ce ne sono tante…”.
La Annunziata a quel punto ha aggiunto una nazionale alla lista: “L’Italia pure”. Uno scivolone subito stoppato dai presenti: “No l’Italia non c’è, non ci siamo qualificati, il destino ci ha dato una mano e non possiamo protestare”, ha ironizzato ancora Tardelli.
L’episodio, che avrebbe generato il gelo in qualsiasi altra occasione, è stato al contrario gestito col sorriso ed ammirevole autoironia: “Ah, non c’è. Si capisce che non capisco di calcio. Ridono anche i miei della redazione su questa cosa”. Parole pronunciate mentre la Annunziata voltava divertita lo sguardo dietro le quinte.
Poco dopo è arrivata la confessione definitiva: “Come vedete non si imparano mai le cose che non si studiano bene. Stamattina ho cercato di farmi spiegare in fretta e furia le cose da Marco (Tardelli, ndr), ma si è dimenticato di dirmi che non c’era l’Italia!”.
Se l’errore resta oggettivamente clamoroso, va al contempo apprezzato l’atteggiamento della Annunziata, che non si è arrampicata sugli specchi, ammettendo immediatamente la sua ignoranza in materia. Caratteristica che, per paradosso, rafforza ancora di più l’identità di un talk sempre più ad immagine e somiglianza di una conduttrice che sa lasciare – nel bene e nel male – la propria firma. E nell’universo di trasmissioni spesso insipide e trasparenti questo è assolutamente un pregio.